L’Ufm gioca d’anticipo A Monfalcone il Calvi Noale

MONFALCONE. Chissà se il massimo dirigente dell'Ufm è un appassionato di ciclismo. Nella lunga rincorsa ad un traguardo che si chiama salvezza, Andrea Brugnolo tira sempre in ballo riferimenti inerenti al Giro d'Italia. Così Venezia o Campodarsego sono diventate Mortirolo o Cima Coppi e i prossimi impegni un trittico di tappe decisivo per continuare a guadagnare posizioni su posizioni nel gruppone. E dopo aver scollinato perdendo il testa a testa con il Giorgione a dicembre (chiusa l'andata con 15 punti), ecco la progressione decisa: nel ritorno 9 partite che hanno fruttato la bellezza di 14 punti, media da medio-alta classifica.
E domani pomeriggio, nell’anticipo di serie D con fischio d’inizio alle 14.30, il buon esito della sfida con il Calvi Noale (si attende un "Comunale" nuovamente gremito perché questa squadra lo sta pienamente meritando) dovrà fornire ulteriore spinta a un'Ufm già provvista di "gamba" e soprattutto testa per le prossime arrampicate.
«Continuare in questa serie positiva significa ampliare ancora gli orizzonti: per completare la nostra grande rincorsa ci vuole ancora un'accelerata decisiva e per questo Calvi, Fontanafredda mercoledì e poi il Levico saranno frazioni decisive per il nostro cammino. La condizione fisica e soprattutto mentale del gruppo - è speranzoso Brugnolo - mi induce a un cauto ottimismo perché da due mesi a questa parte abbiamo cambiato registro e i ragazzi hanno perfettamente capito per chi e cosa stanno giocando e si sono calati perfettamente nella realtà di una pericolante che deve avere la bava alla bocca e rimanere concentrata fino al fischio finale».
Non solo le reti a grappoli di Godeas e Zubin o la carica di Mattielig in mediana, questa Ufm anche convince: altri segreti? «Zanuttig è stato il primo a crederci anche nei frangenti di maggiore difficoltà, quando in molti ci davano per spacciati. Poi il discorso va allargato a tutti gli atleti perché la crescita individuale di ognuno di loro ha portato quel qualcosina in più nell'economia del collettivo. Vorrei citarli tutti, indistintamente: oltre ai soliti noti - Brugnolo, stuzzicato, ne loda un paio - c'è un Pratolino a livelli stratosferici e un Ciroi che ha l'ingrato compito di rimpiazzare l'infortunato Contento, e lo sta svolgendo al meglio».
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