L’Ufm si prepara all’anticipo con la Luparense

MONFALCONE. Il coraggio, si dice, aiuta gli audaci. E il punticino raccolto con più di qualche rammarico ad Abano dovrà aiutare l'Ufm ad osare ancor di più, a partire da domani pomeriggio (ore 14.30 al "Comunale") nel match contro una Luparense in salute.
Forti della spartizione della posta con il Venezia - quella che i ragazzi di Zanuttig hanno sfiorato di un soffio un paio di settimane addietro - i patavini di Cunico vengono da un momento particolarmente propizio e proprio per questo dovranno essere trattati con le pinze, alla stregua degli ultimi rivali affrontati. «Ad Abano abbiamo dimostrato a chiare lettere che siamo diventati una squadra dura da mettere sotto. Qualche tempo fa parlavo di molteplici tornanti da scalare - il presidente monfalconese Brugnolo si riferisce ad un passato non proprio recente - per arrivare da vincitori ad un traguardo lontanissimo, pur trovandoci ancora in coda al gruppo non siamo rimasti staccati avendo mantenuto intatte le possibilità di superare qualche altra contendente. Intanto per evitare la caduta diretta in Eccellenza. Il prossimo traguardo volante è Pasqua: sono curioso di scoprire, già da questo impegno, quale sia la forza effettiva di questo gruppo prima del rush finale. Luparense, trasferta difficilissima nella tana della battistrada Campodarsego, quindi Liventina e Tamai fuori, un calendario ricco di insidie e di asperità che non può spaventarci poichè le ultime prestazioni, condite dai risultati che ci hanno mantenuti a galla, ci hanno notevolmente caricati quanto ad entusiasmo ed autostima». Quattro punti nelle ultime due gare (pirotecnico successo sul Montebelluna e 1-1 di rimpianti ad Abano) che bastano ma non avanzano, domani servirebbe un ulteriore acuto: «Dobbiamo continuare sulla falsariga delle altre partite, fregandocene del valore presunto o reale di chi ci troveremo di fronte. Sottovia, Beccaro, Roveretto e Giglio sono nomi di spicco per la categoria, ma non dimentichiamoci che abbiamo quasi strappato un risultato utile con il Venezia - Brugnolo chiama i suoi ad uno scatto supplementare - e che nessuno ci ha effettivamente presi a pallate se escludiamo la spiacevole parentesi di Dro». Qualche problema di portieri (Contento si è stirato, Ciroi è pronto seppure non al meglio) e un Novati che sta lentamente riprendendo confidenza con le dinamiche del campo: «Otto-nove mesi in infermeria non sono pochi, dobbiamo avere pazienza e aspettarlo. Il ragazzo potrebbe diventare nell'ultimo scorcio di stagione - Brugnolo predica calma per il pieno recupero del laterale offensivo - un'ulteriore arma per scardinare le retroguardie avversarie, per caratteristiche fisiche e velocità Stefano è quel genere di attaccante che finora ci è mancato».
Matteo Marega
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