Marquez extraterrestre, Lorenzo pensa alla Ducati

Campionato senza storia, Rossi va più forte dello spagnolo che può approdare alla casa italiana
Honda rider Marc Marquez, right, of Spain, and Yamaha rider Jorge Lorenzo, of Spain, challenge for first place during the Italian Moto GP, at the Mugello race circuit, in Scarperia, Italy, Sunday, June 1, 2014. Marc Marquez won the Italian Grand Prix on Sunday with a pass at the start of the final lap to extend his perfect start to the MotoGP season. With his sixth consecutive victory, Marquez became the first rider since Valentino Rossi won seven straight in 2002 to take six or more successive races. (AP Photo/Antonio Calanni)
Honda rider Marc Marquez, right, of Spain, and Yamaha rider Jorge Lorenzo, of Spain, challenge for first place during the Italian Moto GP, at the Mugello race circuit, in Scarperia, Italy, Sunday, June 1, 2014. Marc Marquez won the Italian Grand Prix on Sunday with a pass at the start of the final lap to extend his perfect start to the MotoGP season. With his sixth consecutive victory, Marquez became the first rider since Valentino Rossi won seven straight in 2002 to take six or more successive races. (AP Photo/Antonio Calanni)

ROMA. La grande festa del Gp d'Italia ha confermato i valori in campo nella MotoGP. Il migliore è sempre e solo uno, Marc Marquez. Il pilota spagnolo con la sua Honda ha vinto ancora, per la sesta volta consecutiva, e questo non fa più (quasi) notizia. Il podio del Mugello era però diverso. Accanto all'indiscusso re della classe regina c'erano due Yamaha. Le moto di Iwata sono la vera seconda forza del mondiale, capitanate da Valentino Rossi, terzo in questa occasione, ma secondo nel mondiale. Con un Marquez così forte, il vero campionato, ormai è quello che inizia dalla seconda posizione in giù, visto che lo spagnolo della Honda è a punteggio pieno con 150 punti dalla sua parte. Le M1, dunque, hanno confermato la loro forza. Lorenzo era su una pista a lui amica, certo, ma non è questo il punto. Il maiorchino sembra entrato in partita solo nel week end appena trascorso. Nelle prime cinque gare della stagione, infatti, Lorenzo non si è fatto vedere o ha fatto errori da pivello come la falsa partenza di Austin. Insomma, nella testa di Jorge qualcosa è scattato, o forse si è risolto. Il 2014 è un anno particolare, in scadenza ci sono tutti i contratti più pesanti del mondiale e solo Marquez, per ora, ha ufficializzato il suo rinnovo con Honda fino al 2016. Per Lorenzo sono aperte due possibilità: la prima è rimanere in Yamaha, la seconda è andare via. La casa giapponese ha già nel taschino il sostituto di Lorenzo, si tratta di un altro spagnolo: Pol Espargarò. Le performance attuali di Lorenzo, agli occhi dei dirigenti Yamaha, certo non sono conformi allo stipendio milionario del maiorchino, dunque, è plausibile una sforbiciata su quella voce. Nel frattempo sono sempre più insistenti le voci di un concreto interessamento da parte della Ducati. La casa italiana ha conservato l'unico sponsor tabaccaio del mondiale, che è anche fornito di risorse importanti. Con l'ingaggio desiderato e le rassicurazioni tecniche giuste, Lorenzo potrebbe anche provare a fare il salto già fatto da Valentino nel 2010. Le Ducati, lo si è visto al Mugello vanno decisamente forte.

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