Masitto: "La Triestina? Sarebbe un onore ma ci sono solo contatti"

L'ex tecnico del San Paolo Padova è in pole per la panchina alabardata
L'ex tecnico del San Paolo Cristiano Masitto
L'ex tecnico del San Paolo Cristiano Masitto

TRIESTE Come spesso è capitato in questi primi mesi di presidenza Mehmeti, è uno di quei periodi in cui i vertici della società si tengono lontani da Trieste. In settimana solo Vignoni nei primi giorni ha lavorato dalla sede alabardata, Mbock e Mariotto non si sono praticamente visti, figuriamoci Mehmeti. Incontri se ne possono fare ovunque, naturalmente, sta di fatto che in questo periodo però di decisioni non se ne sono prese. Martedì comunque dovrebbero fare ritorno in città quantomeno Mbock e Mariotto, forse anche Vignoni.

Al di là delle mille cose da risolvere (questione stadio Rocco, campi di allenamento, pagamenti pregressi, sede del ritiro ecc. ecc.), la questione principale che ha tenuto banco in questi giorni è comunque la scelta dell’allenatore. Da ormai una settimana, si parla di duello fra Carmine Parlato e Cristiano Masitto: ebbene l’unica novità nelle voci delle ultime ore, sarebbe quella di un sorpasso di Masitto su Parlato. Insomma l’ex allenatore del San Paolo Padova sarebbe adesso favorito su quello ex Pordenone, ma al momento non c’è nulla di sicuro e nessuna firma è stata messa su nessun contratto.

A dirlo è Masitto in persona, che non nega certo i contatti avuti nell’ultimo periodo con la Triestina, ma allo stesso tempo precisa che il quiz della panchina alabardata è ancora tutto da risolvere: «Io sono in attesa di decisioni, e resto molto sereno e tranquillo - afferma il tecnico - naturalmente abbiamo avuto dei contatti, ma la società alabardata sta parlando anche con altri allenatori. Insomma la Triestina sta facendo giustamente le sue valutazioni, per cui al momento non posso dire nulla di più e non mi resta che aspettare».

In questa fase è logico che Masitto resti molto prudente, quello che è certo è che un eventuale approdo sulla panchina dell’Unione lo renderebbe entusiasta, e non lo nasconde: «Personalmente ritengo che arrivare ad allenare la Triestina sarebbe una bellissima esperienza, certamente accattivante. Del resto chi non vorrebbe allenare in una piazza così importante, pur nella consapevolezza della responsabilità che un simile ruolo comporta? Sentire accostato il mio nome a quello della Triestina, non può che farmi piacere. Ma ripeto, al momento è ancora tutto da vedere. I tempi? Credo che dopo il weekend le cose potranno essere più chiare». Già, e dopo il week-end dovranno cominciare per forza a essere più chiare parecchie cose, perché ormai fine giugno si avvicina a grandi passi e molte cose devono giocoforza trovare una soluzione per permettere l’avvio della nuova stagione.

Riproduzione riservata © Il Piccolo