Milanese: «È una vittoria dell’atteggiamento giusto»

Il consulente sportivo del curatore: «Mi è piaciuta l’intensità dal primo all’ultimo minuto. Fantina doveva fare un’altra carriera ma nei finali può essere decisivo»
Di Antonello Rodio
Lasorte Trieste 28/02/16 - Serie D, Triestina - Belluno
Lasorte Trieste 28/02/16 - Serie D, Triestina - Belluno

TRIESTE. «Mi è piaciuto l’atteggiamento generale, nei contrasti, nelle seconde palle, insomma si era sul pezzo fin dall’inizio: si è vista una mentalità come quelle squadre nelle quali di solito mi rispecchio di più». Migliori complimenti alla Triestina che sta gestendo, Mauro Milanese non poteva fare. Il direttore tecnico, dopo essere andato in panchina durante la partita, anche in sala stampa si presenta al fianco del tecnico Doardo, e ammette di aver visto una grande Triestina: «Si è vinto non perché qualcuno ha regalato qualcosa, ma perché lo si è meritato dal primo all'ultimo minuto, con tanta intensità. Già nel primo tempo abbiamo costruito tante occasioni e si poteva essere in vantaggio. In effetti siamo cresciuti di condizione, che è una cosa importante, e ora c’è anche qualche ricambio in più, perché avevamo bisogno di innesti che daranno anche una positiva competizione interna e soprattutto maggiore possibilità di scelta al mister nei cambi e nella formazione iniziale. Inoltre chi è arrivato si è già inserito bene». E a proposito di nuovi innesti, Milanese svela subito quello che ai più è apparso un mistero: Cornacchia infatti era stato presentato come centrocampista, ma ieri ha fatto l’attaccante e con grande profitto: «Cornacchia è una mezzala – rivela Milanese, che lo conosce bene - quando ce l’avevo nel Varese, nel 4-4-2 giocava a destra, ma poi nel 4-3-3 si è specializzato appunto come mezzala , ma è un ragazzo super disponibile che sa fare tante cose, quest’anno non ha avuto quanto si merita ed è venuto per dimostrare quanto vale. Inoltro ho dato al mister un classe 96 prezioso, non facile da trovare a mercato chiuso». Ma a parte i nuovi arrivi e la vittoria, Milanese può gongolare per una giornata dai mille risvolti positivi: «Abbiamo avuto dei tifosi in più e tanto calore attorno alla squadra, è arrivata la terza vittoria di fila al Rocco dopo tanti periodi bui, inoltre la classifica è decisamente più bella. Però attenzione, ora abbiamo altre due partite ravvicinate e non bisogna mollare, a partire dallo scontro diretto con il Montebelluna. E la classifica resta delicata. Reputarsi salvi solo perché si è fuori dalla zona play-out, sarebbe il più grande errore che possiamo fare. Comunque le cose stanno migliorando, ai ragazzi ho detto di recuperare bene perché altrimenti non si può giocare tre partite vicine ai ritmi che vogliamo giocare noi, e anche per questo ci sarà bisogno di tutti». E tra le cose positive della giornata, c’è sicuramente l’entrata nel finale di Christian Fantina con quella azione davvero magica: «Sulla scelta di Fantina ho un po’ insistito con il mister - ammette Milanese - perché lui giustamente mi ha detto se prendevamo davvero uno del 1978. Ma Fantina doveva fare un’altra carriera, però non è stato maturo negli anni migliori per fare il cambio di passo e giocare nei professionisti. Ora vedremo con il mister, magari nei 20 minuti finali quando gli altri sono stanchi e lui è di fronte a un under, può far davvero la differenza. Almeno finchè non prende una certa condizione, poi magari potrà giocarsela anche per un maggior impiego».

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