Nasti vince il Memorial Paavo Nurmi e spera nel pass europeo in extremis
TRIESTE. Dopo aver fatto registrare qualche settimana fa il proprio miglior crono in occasione dei 3000 siepi corsi a Huelva, in Spagna, il finanziere triestino Patrick Nasti ottiene un altro risultato di rilievo internazionale.
Stavolta Nasti è infatti andato a vincere i Paavo Nurmi Games, il meeting organizzato a Turku, in Finlandia, in memoria di Paavo Nurmi, il fuioriclasse finlandese che negli anni ’20 è stato capace di conquistare nove medaglie d’oro olimpiche e tre d’argento, diventando un vero e proprio mito del fondo e mezzofondo mondiale.
Dopo un lungo periodo in altura, trascorso ai 2300 metri di passo Foscagno, vicino a Livigno, Nasti è volato in Andalusia, alla ricerca del pass di qualificazione per i Campionati europei che si terranno a metà agosto in Svizzera. Per dodici centesimi di secondo di troppo, però, il triestino non è riuscito a strappare il biglietto aereo per Zurigo, non essendo sceso sotto il limite degli 8’28” imposto dalla Federazione.
Il suo riscontro cronometrico finale di 8’28”12 gli è valso il decimo posto assoluto e, in considerazione della sua età (compierà 25 anni a fine agosto), gli consente di mantenere ancora vive le speranze europee in caso di convocazione come under 25. Il tartan di Huelva, nel 2012, aveva già regalato a Nasti il suo precedente primato personale (8’29”08).
Lo stato di grazia del siepista triestino allenato da Roberto Furlanic ha trovato conferma nella trasferta finlandese, grazie a una prova particolarmente convincente.
Nasti ha messo in riga tutti gli avversari, andando a vincere nettamente in 8’29”10, davanti al beniamino di casa Janne Ukonmaanaho (8’39”31), allo svedese Solomon Napoleon (8’48”24) e lasciandosi alle spalle anche il compagno azzurro Giuseppe Gerratana, giunto sesto in 8’57”92.
La sua è stata una gara condotta in progressione, che l’ha visto transitare ai 2000 metri in 5’40”91 e volare al traguardo con un notevole margine di vantaggio sugli inseguitori.
La parola, adesso, passa alla Federazione italiana di atletica, che farebbe un clamoroso autogol se dovesse privarsi delle lunghe leve del “watusso bianco” per la prossima rassegna continentale. La manifestazione finlandese ha dimostrato che la condizione c’è per poter recitare un ruolo non da comprimario.
Luca Saviano
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