Niente Mondiali per Pepito Rossi

Il Ct Prandelli non lo ritiene in condizione per il torneo, al suo posto Insigne. Diramata la lista dei 23+1
Italy's forward Giuseppe Rossi during Italy's training session in Coverciano, Florence, 1 June 2014. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
Italy's forward Giuseppe Rossi during Italy's training session in Coverciano, Florence, 1 June 2014. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

COVERCIANO. Dopo l’allenamento di ieri pomeriggio a Coverciano, poche ore dopo il rientro da Londra, il Ct dell’italia Cesare Prandelli ha sciolto ogni dubbio e ha ufficializzato la lista dei 23 che andranno in Brasile (anzi, 24 perchè Ranocchia sarà aggregato come riserva). Questi i nomi: portieri Buffon, Sirigu, Perin; difensori Chiellini, Barzagli, Bonucci, Paletta, De Sciglio, Abate, Darmian; centrocampisti Pirlo, De Rossi, Marchisio, Motta, Verratti, Candreva, Aquilani, Parolo; attaccanti Balotelli, Cassano, Cerci, Immobile, Insigne. Riserva Ranocchia, appunto.

Giuseppe Rossi perde il Mondiale, Lorenzo Insigne sale a sorpresa sull'aereo per il Brasile. Cesare Prandelli lo ha aspettato fino all'ultimo, alla fine si è dovuto rassegnare: Pepito non è pronto per rientrare sul grande palcoscenico di Brasile 2014. È la seconda dolorosa rinuncia azzurra, dopo quella per infortunio di Montolivo. Se si aggiunge che fuori resta anche Romulo, uno dei jolly di centrocampo scovati dal ct nel finale di stagione, a conti fatti le carte della nazionale pensata dal commissario tecnico nelle settimane scorse si rimescolano parecchio.

Quello di Rossi è il terzo colpo di sfortuna personale in altrettante manifestazioni importanti. Al penultimo minuto utile per le scelte finali, Prandelli si è convinto che quella paura latente di cui parlava non renda l'attaccante della Fiorentina ancora pronto per il palcoscenico di Brasile 2014. Ci ha creduto fino all'ultimo, quando anche dalla sua squadra di club filtrava la convinzione che il giocatore non fosse ancora pronto. E alla fine ha dovuto rassegnarsi e cambiare idea. Lo ha fatto parlando alla squadra a Coverciano ieri dopo l'allenamento e prima di una serata libera. A Rossi Prandelli ha detto esattamente questo: ho aspettato fino all'ultimo, ma ora devo fare una scelta secondo la mia coscienza.

Un cambio di rotta nelle scelte è anche quello per Insigne, fuori dai giochi fino a poche settimane fa. Ma l'ultimo mese, poi gli ultimi giorni, hanno ribaltato del tutto le gerarchie e non solo in attacco: lui è la variante tattica sulle ali. Destro, considerato l'unico centravanti d'area e coccolato dal ct a lungo, ha pagato il calo di condizione dopo le 4 giornate di stop e forse un'indolenza atletica poco adatta al clima Mondiale. Cassano invece ha convinto prima con assist e gol con il Parma, poi con il lavoro a Coverciano.

E in ogni caso la scelta si è orientata su un attacco anomalo: di centravanti vero c'è Balotelli, sempre che si risolva la diatriba sulla sua tendenza a star lontano dall'area di rigore. O Cassano ha messo nel serbatoio molto più della mezzora di cui era accreditato, oppure ci sarà spazio per Immobile.

Ribaltati anche i piani del centrocampo. Lo stop di Montolivo ha riaperto le porte ad Aquilani. Così come i problemi fisici delle ultime giornate di Romulo hanno rilanciato Parolo, che infatti è dentro a discapito del veronese. Il tasso tecnico del palleggio a conti fatti è in calo rispetto alle previsioni, maggiore spazio alla possibilità di disegnare un'Italia piena di centrocampisti (con Candreva e Parolo, anche Cerci o addirittura Insigne possono tornare utili per gli esterni) a discapito degli attaccanti.

Infine la difesa: Darmian si conquista il suo primo Mondiale, come De Sciglio. Abate vince su Maggio, che paga il lungo stop di fine campionato. Ranocchia sarà riserva in Brasile, almeno fino al 13 giugno. Infine le curiosità: al Mondiale vanno 6 juventini, 3 parmensi, 3 milanisti, 3 torinisti, e 3 “stranieri” del Paris Saint Germain; poi un giocatore per uno di Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina e Genoa. Il più giovane Mattia Perin, 21enne che batte di 5 giorni Verratti e di 20 De Sciglio; il veterano capitan Buffon, 36 anni e 139 presenze. Il capocannoniere De Rossi, 15 gol in 94 partite. Tra gli attaccanti miniscettro a Balotelli, 12 reti in 29 presenze: con Thiago Motta e Paletta forma la mini-colonia dei cosidetti “nuovi italiani”.

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