«Persa la battaglia della giungla»

MANAUS. Siamo inglesi, of course. E allora per una volta giornali e siti d’oltremanica si scoprono gentleman nei confronti della loro squadra. O almeno buona parte di loro. Ma c’è anche chi se la prende con Roy Hodgson e con la squadra che contro l’Italia non cambia mai la storia.
C’è anche chi sceglie una via di mezzo, come la versione online del Sunday Times che titola «Magico Mario» e poi spiega: «Il colpo di testa di Balotelli mette nei guai l’Inghilterra», che perde «la battaglia dell’età e della cultura». Nel commento ci si chiede «Perché sempre loro?», e il riferimento appunto è a questo tabù che proprio l’Inghilterra non riesce ad abbattere. Nell’analisi tecnica il Sunday Times spiega che sono stati decisivi «come da previsioni, la terrificante unità di centrocampo di Prandelli e la sua icona Andrea Pirlo».
«Pirlo è classe pura sopra tutti», spara forte il Daily Telegraph, che definisce «coraggiosa» la prestazione dell’Inghilterra, «battuta nella giungla» anche se «la sconfitta non è una disfatta. Si deve difendere meglio e decidere cosa fare di Wayne Rooney», ancora una volta deludente.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Guardian, che non vede tutto nero e anzi apprezza il «vibrante calcio d’attacco» della squadra. L’Inghilterra «ha dato tutto», con un «Raheem Sterling fantastico», ma resta il problema dietro, con una «difesa troppo vulnerabile».
Proprio la difesa – secondo il Daily Mail – è il reparto su cui l’Italia ha costruito la vittoria. Nonostante l’Inghilterra riparta da Manaus «senza recriminazioni, grossi interrogativi, o necessità di disamine ufficiali».
Povero Hodgson. Chi proprio non riesce a digerire la sconfitta è Roy Hodgson, fischiatissimo a Manaus. «È difficile accettare questa sconfitta. Non abbiamo sfigurato contro una grande squadra come l’Italia. Avremmo meritato il pareggio. Purtroppo loro hanno sfruttato al meglio le occasioni che hanno creato, mentre noi abbiamo sbagliato qualcosa davanti». Beh, come analisi sembra un po’ semplicistica.
«Speravamo in una buona partenza – ha aggiunto – ma non esiste un mondo perfetto. In ogni caso, considerato anche il livello dell’avversario, è stata la miglior Inghilterra della mia gestione».
Da qui parte una ventata d’ottimismo per le prossime due partite. «Sì, sono ottimista. Dobbiamo vincerle e conquistare sei punti per qualificarci. Non mi aspettavo la sconfitta dell’Uruguay, ma questo dimostra che il nostro è davvero un girone di ferro»
Bandiera bruciata. La polizia di Bedford, circa 80.000 abitanti nell’est dell’Inghilterra, ha aperto un’indagine dopo che una bandiera italiana è stata bruciata dai sostenitori inglesi nel centro della città, al termine della gara vinta dagli azzurri per 2-1. Secondo quanto scrive il The Telegraph, un gruppo di tifosi locali ha sfogato così la propria rabbia all’uscita dei pub, sebbene non si siano verificati ulteriori incidenti mentre la numerosa comunità italiana festeggiava con caroselli di auto. (a.b)
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