Pinto: «Vogliamo migliorare ancora»

INVIATO A RECIFE. «Speriamo di fare meglio della sfida contro l’Uruguay». Botta e risposta. SuperMario dice che vuole vincere il Mondiale? Il ct del Costa Rica, Jorge Luis Pinto, sottolinea, dallo stesso palco, che lui vorrebbe migliorarsi. Pinto si presenta con al fianco il proprio centrale difensivo, Gonzalez, e ne ha per tutti, anche per Mourinho che qualche ora prima aveva garantito: il Costa Rica non si ripeterà. «Sinceramente non capisco Mourinho, mi sorprende. Lui se vince il mercoledì, domenica non si può ripetere? Di certo noi adesso abbiamo maggiore fiducia rispetto a una settimana fa».
Il bunker. «Abbiamo due o tre alternative: siamo pronti a cambiare le carte in tavola, nel caso fosse necessario, ma partiremo comunque con il sistema che abbiamo provato e sempre messo in campo». Va bene, si capisce al volo: la pretattica non è il pezzo forte del repertorio di Pinto. Di solito propone un 5-4-1 piuttosto coperto, capace di sfruttare gli errori degli avversari e le ripartenze dei centrocampisti e vuole fare così anche questa volta. «Molto dipenderà dalla strategia che adotteranno gli avversari», aggiunge cercando di alimentare qualche dubbio.
I timori. Anche Pinto, tuttavia, ha le sue gatte da pelare: la sua nazionale non esperienza internazionale. «Chi dobbiamo controllare noi? Tutti, da Buffon a Pirlo che riesce a dare profondità al gioco della Italia con i suoi lanci. Secondo me lui e Candreva sono i giocatori più importanti del gioco dell’Italia, insieme con De Rossi. Balotelli? Anche Balotelli». Meno preoccupazioni per l’afa di Recife: «Certo, può influenzare la partita, ma non ci pensiamo. Con o senza caldo, dovremo correre, difendere ed attaccare. Noi siamo abituati a queste condizioni atmosferiche, ma l’Italia ha giocato, e bene, già a Manaus, dove c’erano più gradi e umidità».
Lo scudiero. Al fianco Gianfranco Gonzalez, annuisce. Il nome è italiano («Non so perché me l’abbiano dato, non ho parenti del vostro paese»), lo spirito costaricano. «L’Italia ha grandi individualità, noi invece ci dovremo concentrare sul collettivo. Di certo questa è una la gara decisiva per tutte e due: o ci qualificheremo noi o loro», risponde alla stampa del Costa Rica che poi lo pungola
Balotelli ha detto che non vi conosce.«Siamo venuti qui come sconosciuti e abbiamo colto una vittoria importante contro l’Uruguay che ci ha reso famosi e visibili. Cercheremo di farlo di nuovo contro l’Italia», conclude.
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