Pipitone, rampa di lancio: «Ora pensiamo a Ferrara»

TRIESTE. «La differenza contro Chieti l'ha fatta la nostra voglia di vincere. Siamo stati bravi e pazienti: bravi a tener duro nei momenti di difficoltà, pazienti ad aspettare gli attimi giusti per piazzare l'allungo decisivo». Vincenzo Pipitone descrive così le qualità che sono servite all'Alma per superare la Proger portando a casa un successo che torna a far muovere la classifica rilanciando Trieste nella corsa playoff. Buona la prova del centro biancorosso: attento, concentrato, cattivo al punto giusto e capace di segnare tre punti pesanti con il 2+1 che ha dato il là al break che ha deciso l'incontro.
Prestazione sottolineata dal pubblico del PalaRubini che gli ha dimostrato apprezzamento quando, a pochi minuti dalla fine, è uscito definitivamente dal campo per fare posto a Landi. «Ho sentito il calore del pubblico - conferma Vincenzo - e devo dire che l'atteggiamento dei nostri tifosi è una cosa che apprezzo. Sono sempre pronti ad applaudirci anche quando magari non stiamo giocando bene e questo, almeno personalmente, aiuta molto».
Archiviato il turno infrasettimanale, si comincia a mettere nel mirino la sfida che domenica porterà l'Alma sul campo di Ferrara. Ieri, premio partita quanto mai gradito, la squadra ha potuto beneficiare di un'intera giornata di riposo. Tutti tranne Pipitone che, nella palestra di via Locchi, si è allenato con il professor Paoli per proseguire il potenziamento muscolare che gli sta dando la possibilità di esprimersi meglio. «Sono convinto che sia l'unico modo per crescere e migliorare - sottolinea Pipitone - e devo dire che il lavoro con Paoli mi sta aiutando molto».
Con oggi, tutti di nuovo in palestra per preparare una sfida che, viste anche le polemiche del dopo partita nella gara d'andata, si annuncia particolarmente difficile. Per il centro siciliano, che la canotta estense l’ha indossata, un match certamente non come tutti gli altri. «All'andata si sono lamentati della nostra eccessiva aggressività - ricorda Vincenzo - ma devo dire che non andammo sicuramente oltre le righe e comunque penso che se un trentenne si fa picchiare da un ventenne ha poco da lamentarsi. Domenica scorsa a Matera sono stato preso a pugni, ma di certo non mi sono permesso di dire nulla».
Aldilà dell'aspetto ambientale la sfida contro Ferrara si presenta complicata per le qualità tecniche di una formazione che con Guarino in cabina di regia ha trovato la quadratura giusta. «Partita temibile per due motivi - conclude Pipitone -. Da un punto di vista ambientale hanno risolto i problemi tra società e tifoseria per cui mi aspetto un palazzo pieno e particolarmente caldo. Da un punto di vista tecnico l'arrivo di Guarino, ma non solo. Con Soloperto e l'arrivo di un paio di giovani come Cacace e Brighi hanno reso più pesante la panchina allungando le rotazioni nei quaranta minuti».
Lorenzo Gatto
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