Platini: «Corruzione? Dovremmo scegliere di nuovo per il 2022»

Il Qatar-gate sembra a un punto di svolta, visto che l’indagine interna della Fifa si chiuderà lunedì. «Non mi pento di nulla. Credo ancora oggi che la scelta di assegnare le fasi finali del Mondiale 2022 di calcio al Qatar sia stata più che giusta, sia per la Fifa sia per il calcio mondiale. Tuttavia, se le accuse di corruzione verranno confermate e se esse troveranno conferme e riscontri, ritengo che sia opportuno procedere a un nuovo voto (Inghilterra e Australia si sono già fatti avanti, ndr)per decidere la sede alternativa della kermesse iridata che andrà in scena fra otto anni». Così, dalle colonne de L’Equipe, il presidente della Uefa, Michel Platini, passato al contrattacco dopo le recenti polemiche scaturite dalle accuse piovute in particolare dalla stampa britannica.
Nei giorni scorsi, infatti, anche Platini è finito sotto attacco dopo che la stampa inglese ha riferito di un incontro privato fra lui e Mohammed bin Hammam, l’uomo al centro dello scandalo, prima dell’assegnazione della rassegna iridata del 2022. «Solo per aver fatto colazione con un collega mi vedo coinvolto in un affare di Stato e in una trama completamente costruita, non so da chi o perché», sostiene Platini, «non sono corrotto e non so chi c’è dietro a tutto questo».
Il 2 dicembre 2010 il comitato esecutivo della Fifa, la potente federazione internazionale di calcio, ha assegnato il Mondiale del 2022 al Qatar. Secondo un’inchiesta del Sunday Times l’allora membro esecutivo della Fifa per il Qatar, il 65enne Mohamed Bin Hammam, ha versato tangenti per svariati milioni di dollari per ottenere il sostegno alla candidatura dell’emirato. Il caso era stato sollevato in marzo anche dal Telegraph, che sosteneva che una ditta collegata a Bin Hammam, aveva versato a un dirigente Fifa quasi un milione e mezzo di euro dopo l’assegnazione dell’edizione iridata. Per le stesse presunte tangenti, peraltro, lo stesso presidente della Fifa, lo svizzero Sepp Blatter era già finito sotto inchiesta da parte della stessa Fifa.
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