Polet, festa con polemica: campo a norma o emigriamo

TRIESTE. Una struttura fatiscente che il Comune snobba, un contratto su luce e gas sfavorevole, uno sponsor come l'Acegas che guarda a Padova. Doveva essere una semplice festa per la promozione in serie A1 organizzata dal Comune, ma alla fine il Polet ha tirato fuori dalla scarpa diversi sassolini.
Ieri in Municipio c'erano quasi tutti i protagonisti della spettacolare vittoria del campionato di serie A2 di hockey inline: capitan Davide Battisti, Davide Fabietti, Doriano De Iaco, Carlo Mariotto, Samo e Mitja Kokorovec...e anche il direttore sportivo, il vulcanico Sergio Battisti. E proprio dal ds, al momento della consegna del gagliardetto dei Kwins al sindaco di Trieste Roberto Cosolini, sono arrivate le parole che hanno ricordato i cronici pluriennali problemi del sodalizio sportivo di Opicina. «Tre cose chiediamo al sindaco. In primis mettere mano alla fatiscenza del nostro impianto che ora, per affrontare la A1 rischia di non essere più a norma. Poi un aiuto per quanto riguarda il contratto sulle spese per illuminazione e riscaldamento visto che siamo tra i pochissimi in provincia a pagare tutto da soli nonostante l'impianto sia di proprietà del Comune». Infine una stoccata all'Acegas «che finanzia la prima squadra di hockey inline di Padova, dimenticandosi della sua triestinità».
Parole che ovviamente hanno dovuto trovare una risposta da parte del primo cittadino. «Per quanto riguarda l'Acegas sappiamo tutti che a Trieste negli anni scorsi si è concentrata a finanziare il basket con cifre che hanno raggiunto il milione di euro all'anno, frutto di politiche antecedenti al mio insediamento in Comune», ha spiegato Cosolini. Per quanto riguarda i contratti di concessione agli impianti, il sindaco ha detto di non gradire «che vi siano figli e figliastri tra le società sportive», evidenziando come «l'attuale contratto in vigore sia preesistente» rispetto al suo mandato. Infine il nodo più importante: i lavori di copertura della pista e del rifacimento degli spogliatoi e della toilette. «Il patto di stabilità non ci consente di fare lavori pubblici che non siano urgenti. Dico quindi al Polet di venirmi a trovare con il progetto per rendere idoneo l'impianto in vista della prossima stagione».
Le risposte del sindaco non sono state particolarmente gradite dal ds Battisti: «C'è un finanziamento di 250 mila euro congelato a causa del patto di stabilità. Noi rischiamo di non poter giocare a Opicina la prossima stagione e dopo tanti anni che il problema persiste direi che qui qualcosa non torna. Non ci vengano a dire di andare a giocare a Chiarbola perché i costi sono esorbitanti». Da qui la "minaccia": «Se non si dovesse trovare una soluzione siamo pronti a chiedere ospitalità nel Goriziano, dove so con certezza che verremmo accolti a braccia aperte».
Riccardo Tosques
Riproduzione riservata © Il Piccolo








