Pro Gorizia nella tana dell’Ol3 per cancellare il tonfo dell’andata

GORIZIA. Quella d'andata era stata probabilmente la prima vera partita stregata dell'anno. L'Ol3, a cui domani pomeriggio la Pro Gorizia farà visita in una sfida d'alta classifica da palati fini, aveva infatti saccheggiato lo stadio Bearzot al termine di una gara davvero da necessaria benedizione per i portieri biancazzurri: pronti-via, e il giovane portiere Maurig, prima causa il rigore dell'immediato svantaggio e un paio minuti dopo è costretto a stendere un avversario fuori area facendosi espellere. Pro in 10 e partita compromessa, con la situazione che veniva ulteriormente peggiorata dal clamoroso liscio alla “Mai dire Gol” del subentrato guardia-pali Braidot, che lisciava un pallone su rinvio consegnandolo ai piedi del centravanti avversario per il 3-0 a riposo ancora da svolgere.
Non bastò, per il resto, una delle prestazioni più gagliarde viste quest'anno da parte dei ragazzi di mister Coceani, che di fatto vissero in quell'occasione un incubo ripetutosi poi altre volte in stagione, soprattutto in casa: dominare (nel caso della gara d'andata con l'Ol3 addirittura in inferiorità numerica per quasi 90 minuti) l'avversario, ma fallire l'impossibile davanti alla porta e subire nelle rare volte in cui ci si trovava a dover difendere le folate avanzate altrui. Un po' quello che è successo anche una settimana fa contro la Pro Cervignano, impostasi a Gorizia per 2-0.
Un andazzo, quello dell'imprecisione in zona gol, che il ds Inglese auspica possa cambiare: «Giochiamo bene, ma se poi non si segna diventa dura: non abbiamo alibi, dobbiamo migliorare assolutamente sotto questo aspetto». Mister Coceani dovrebbe riproporre la versione più offensiva possibile della Pro, quella con due punte di ruolo supportate da un centrocampo di qualità: e in questo senso il rientro in mezzo di quel Cerne capace di garantire allo stesso tempo anche quantità potrebbe essere davvero la svolta della stagione goriziana. In attacco, oltre all'inamovibile Bozic, c'è incertezza sul ruolo dell'altra punta: è corsa a tre tra Pillon, Selva e Becirevic. (m.fem.)
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