Questa è Great Italy

Segna Marchisio, poi il pari inglese e il gol decisivo di Balotelli
Di Alessandro Bernini
epa04257776 Italy's Mario Balotelli (R) scores the 1-2 past England's Gary Cahill (C) during the FIFA World Cup 2014 group D preliminary round match between England and Italy at the Arena Amazonia in Manaus, Brazil, 14 June 2014. (RESTRICTIONS APPLY: Editorial Use Only, not used in association with any commercial entity - Images must not be used in any form of alert service or push service of any kind including via mobile alert services, downloads to mobile devices or MMS messaging - Images must appear as still images and must not emulate match action video footage - No alteration is made to, and no text or image is superimposed over, any published image which: (a) intentionally obscures or removes a sponsor identification image; or (b) adds or overlays the commercial identification of any third party which is not officially associated with the FIFA World Cup) EPA/MAST IRHAM EDITORIAL USE ONLY
epa04257776 Italy's Mario Balotelli (R) scores the 1-2 past England's Gary Cahill (C) during the FIFA World Cup 2014 group D preliminary round match between England and Italy at the Arena Amazonia in Manaus, Brazil, 14 June 2014. (RESTRICTIONS APPLY: Editorial Use Only, not used in association with any commercial entity - Images must not be used in any form of alert service or push service of any kind including via mobile alert services, downloads to mobile devices or MMS messaging - Images must appear as still images and must not emulate match action video footage - No alteration is made to, and no text or image is superimposed over, any published image which: (a) intentionally obscures or removes a sponsor identification image; or (b) adds or overlays the commercial identification of any third party which is not officially associated with the FIFA World Cup) EPA/MAST IRHAM EDITORIAL USE ONLY

INVIATO A MANAUS. Ricordate quel motivetto di Ron che faceva “Vorrei incontrarti tra cent’anni”. Beh, invece noi vorremmo incontrare l’Inghilterra a ogni Mondiale, a ogni Europeo, e già che ci siamo ogni settimana. L’Italia si regala un debutto alla grande e affonda il povero Roy Hodgson che contro di noi fa sempre la figura di Mister Bean.

Vince l’Italia perché la squadra di Cesare Prandelli ha un gioco, ha una logica, sa venir fuori dalle difficoltà. L’Inghilterra invece ha tanti solisti e una scarsa predisposizione all’aiuto reciproco. Vince l’Italia perché ha Mario Balotelli: a volte lo cerchi e non lo trovi, quasi ti fa venire il nervoso, ma non darlo mai per morto perché ti azzanna. E vince l’Italia anche perché ha trovato un esterno di grande affidabilità e corsa in Darmian, due mezzali come Marchisio e Candreva che possono far grandi cose in questo Mondiale. Un grazie va anche a Salvatore Sirigu, che si è svegliato titolare nel giorno più difficile e ha disputato una gran partita.

Le mosse di Prandelli. L’impatto dell’Italia sulla partita è stato così così, con un paio di tiri da fuori iniziali dell’Inghilterra che hanno provocato non pochi brividi nonostante i 31 gradi. Il 4-1-4-1 disegnato per l’occasione si è trasformato spesso in una sorta di 3-1-5-1 quando la squadra attaccava, perché De Rossi restava basso coi centrali e Verratti davanti alla difesa, ma Chiellini e soprattutto Darmian si alzavano ad aiutare la costruzione del gioco. Una scelta che doveva facilitare anche Marchisio e Candreva, non più esterni puri di centrocampo ma quasi mezzale, dunque con meno porzione di campo da coprire, anche se forse con meno spazi a disposizione. Il problema però, si è capito subito, non era tanto in attacco, quanto in difesa. Sturridge, prima punta dell’Inghilterra nel 4-2-3-1 andava sempre a cercare la corsia di Chiellini e Paletta, con il parmense spesso in difficoltà nell’uno contro uno. E anche la rapidità di Sterling creava non poche angosce.

Botta e risposta. Questa fragilità dietro ci è stata fatale poco dopo la mezzora, quando ancora gli italiani da casa si davano il "cinque" per il vantaggio. Perché al 35’ una splendida giocata da angolo, con finta di Pirlo e siluro di destro di Marchisio, aveva portato in vantaggio l’Italia dandoci la possibilità di disegnare la partita perfetta. Invece dopo 2’ Rooney se n’è andato sulla sinistra prendendo in velocità Verratti, e sul cross Sterling è stato perfetto nell’impatto firmando l’1-1.

Un vero peccato. Anche perché prima dell’intervallo l’Inghilterra ha rischiato di nuovo di affondare, prima con un pallonetto di Balotelli e poi con un destro di Candreva che è andata a sbattere sul palo, in una di quelle azioni insistite che la squadra di Hodgson ha dimostrato di soffrire non poco.

Il morso di Balo. Queste stesse difficoltà hanno steso gli inglese a inizio ripresa, quando una gran giocata di Candreva ha messo Balotelli nelle condizioni di schiacciare in porta di testa il pallone del 2-1. A quel punto l’Italia deve aver fatto rewind, pensando a cosa era successo nel primo tempo. E si è chiusa come un pugno, ha capito che bisognava reggere l’urto subito e stare più attenti dietro. Così Chiellini ha smesso di spingere e si è piantato sulla corsia di sinistra pensando solo a marcare Rooney, mentre Prandelli ha inserito Thiago Motta per dare più sostanza e centimetri in mezzo al campo, togliendo un Verratti sufficiente ma non trascendentale.

Ecco, in quel momento l’Italia ha dato il vero segno di maturità, riuscendo a cambiare atteggiamento durante la gara, dimostrandosi molto più intelligente dell’Inghilterra che invece ha attaccato a testa bassa ma senza logica. Il primo cialk è buono. Anzi, buonissimo.

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