Reja: «Lazio addio, pensavo di essere più considerato»

ROMA. Edy Reja non è più il tecnico della Lazio. Ad annunciarlo è stato lo stesso allenatore goriziano in un’intervista a una radio della capitale. «Alla fine del campionato il presidente mi ha rinnovato la sua stima e fiducia e proposto di continuare - le sue parole -. Ho detto che è giusto cambiare, è finito un ciclo. È giusto che la Lazio cambi per dare nuovo entusiasmo».
Pr la sua sostituzione è in pole position l’ex tecnico del Bologna Stefano Pioli. Un vertice tra il presidente della Lazio, Claudio Lotito, il ds Igli Tare e lo stesso Pioli si è svolti ieri sera a Roma. Salvo sorprese, il tecnico emiliano è pronto a legarsi alla Lazio con un contratto biennale da circa 600mila euro a stagione.
Quanto a Reja, il tecnico di Lucinico si è detto amareggiato: «Nell'ultimo periodo abbiamo fatto buoni risultati - ha detto -, ma non abbiamo centrato l'Europa. Ho avuto una forte delusione, se l'avessimo centrata magari le mie considerazioni sarebbero state diverse. Sarebbe bastato vincere col Torino. Ci sarebbe stato un altro scenario, diversi giocatori avrebbero avuto più interesse a venire a Roma«. L'allenatore isontino, invece, dopo l'incontro di mercoledì con il patron Claudio Lotito ha deciso di mollare. «È giusto cambiare - ha aggiunto -, spero così di fare il bene della Lazio. È giusto rinnovare non solo la squadra ma anche il tecnico. La situazione ultima non può continuare. Bisogna trovare il sistema giusto per far sì che l'entusiasmo ritorni e penso che la società stia operando nel modo giusto. Lotito vuole fare benissimo, questo è l'unico modo per riavere entusiasmo. Vedere lo stadio vuoto fa male al cuore, conoscendo la passione dei laziali».
Reja lascia quindi una squadra che aveva ereditato a gennaio dopo il licenziamento di Vladimir Petkovic e che aveva già guidato dal febbraio 2010 al giugno 2012. «Rimarrà sempre l'affetto nei confronti della società e del presidente - ha concluso -. Se non alleni a Roma, non puoi dire di essere allenatore. È stata un'esperienza straordinaria. Spero di aver fatto bene. Per quelli che non hanno avuto molta riconoscenza nei miei confronti, mi dispiace. Pensavo di essere più considerato».
Riproduzione riservata © Il Piccolo








