Rocco, 10 mila euro al mese

Arriva la convenzione tra Triestina e Comune. In 10 anni oltre 300 mila euro
Di Ciro Esposito
Lasorte Trieste 19/05/16 - Stadio Rocco, Allenamento Triestina e Tifosi
Lasorte Trieste 19/05/16 - Stadio Rocco, Allenamento Triestina e Tifosi

TRIESTE. A quasi undici mesi di distanza dal fallimento dell’Unione Triestina 2012 arriva la fumata bianca per la convenzione (disciplinare in termine tecnico) che regolamenta l’utilizzo del Rocco tra la neonata Unione Sportiva Triestina Calcio 1918 e il Comune di Trieste. Il 16 febbraio la giunta ha varato la delibera e questa settimana il disciplinare è stato ricevuto dall’amministratore unico Mauro Milanese. Non ci sono sconti perché la Corte dei Conti non asseconda gli slanci di generosità che spesso i politici si concedono in campagna elettorale.

Non è stato così per l’amministrazione Cosolini (anche se nell’anno di Eccellenza lo stadio era gratis) e lo stesso succede a quella attuale. Giusto così ma è bene che i cittadini-tifosi sappiano che nei prossimi nove anni l’apertura del Rocco per le 18-20 partite casalinghe (comprese le spese per stewart, sicurezza, pulizie che non dipendono dal Comune ma sono svolte da service privati) costerà all’Alabarda minimo intorno ai 10 mila euro al mese. In serie D è un bell’esborso e qualora la Triestina dovesse salire di categoria la convenzione andrebbe rivista (a rialzo evidentemente).

Nel dettaglio, il canone per l’utilizzo dello stadio per le partite è fissato (dal 12 prile dell’anno scorso al 12 aprile 2025) in 12.000 euro annui in virtù del fatto, si legge del documento, che la capienza è ridotta a 7.391 posti e quindi il canone viene ridotto a un quarto della stima. Sede e altri locali, bar e consumi energetici sono stimati in altri 9 mila euro. Quindi il canone complessivo è di 21 mila euro.

A questo c’è da aggiungere il debito pregresso accumulato dalle gestioni prefalllimentari (Mbock, Pontrelli ecc.) che con gli interessi di mora è fissato in 79.900 euro (comprensivi di iva).

Una somma che la Triestina di Milanese e Biasin si impegna ad onorare a colpi di 9 mila euro all’anno con una rata finale nell’ultimo segmento del 2025 pari a 7.900 euro.

A carico dell’Amministrazione comunale («che ritiene di sostenere l’attività sportiva della compagine societaria» come si legge nella delibera) ci sono i costi per il funzionamento degli impianti elettrici, dell’impianto di videosorveglianza e degli ascensori. Insomma facendo due conti alla spicciolata, la Triestina nei nove anni di concessione verserà nelle casse comunali non meno di 320 mila euro ai quali si aggiungono appunto gli adempimenti per la sicurezza dello stadio durante la sua apertura per le partite casalinghe.

In tempi strettissimi l’Unione deve pagare circa 40 mila euro (7 mila per il periodo 12 aprile-30 giugno 2016, 21.810 per il primo semestre del campionato in corso e 12.810 per il secondo semestre).

Un impegno finanziario non da poco per la Triestina che peraltro attende ancora chiarimenti sulla possibilità di utilizzo dei locali della sede da adibire a foresteria oltre alla questione ancora aperta (si attende un bando) sul campo del Ponziana da adibire a possibile “cantera alabardata”.

Per il momento la vicenda stadio sembra conclusa. Per nove anni la Triestina può godere della concessione del Rocco a un costo non compatibile con la serie D. Servirà un incremento dei ricavi dal botteghino e dalla pubblicità legati a una o più salti di categoria sul piano sportivo. Altrimenti dovranno pensarci i soci.

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