Rosolino: «Glessi è il futuro Ma non deve avere fretta»

Nuoto, all’apertura del Trofeo dell’Est di Gorizia l’olimpionico era ospite d’onore Ci ha parlato del suo presente e ha dato preziosi suggerimenti al talento di casa
Di Marco Bisiach

GORIZIA. «Glessi può avere un gran futuro davanti a lui, ma deve crescere con calma, tenendo i piedi ben piantati a terra come sta facendo ora, e non bisogna caricarlo di troppe pressioni». Parola di Massimiliano Rosolino. E se lo dice uno come lui, campione olimpico e tra i grandissimi di tutti i tempi del nuoto italiano, c'è da fidarsi. Rosolino è stato ieri la star assoluta della prima giornata della 24.a edizione del Trofeo dell'Est, a Gorizia, ospite d'eccezione della Gorizia Nuoto nel ruolo di commentatore e testimonial. Attorno a lui, una cornice straordinaria, alla piscina esterna di via Capodistria, con migliaia di persone sugli spalti e a bordo vasca, 25 squadre e ben 721 atleti in lizza. Tra loro, anche diversi “big”, come il nazionale croato Matijaz Markic, la triestina Alessia Capitanio, il monfalconese Luca Salerno o il goriziano Francesco Ippolito. Assente invece proprio Lorenzo Glessi, a Mosca per il “4 nazioni” con la nazionale italiana. Dopo aver pranzato in un locale del centro gestito da partenopei, e aver scombussolato la pacifica quotidianità di Gorizia attirando l'attenzione tra le strade del capoluogo, Rosolino ha passato ore a firmare autografi e posare per fotografie in piscina.

Rosolino, è la sua prima volta al Trofeo dell'Est, che impressione si è fatta?

Davvero ottima. Qui tutto sembra organizzato molto bene e l'entusiasmo è alle stelle. Si vede che anche se Gorizia è una piccola città, l'amore e la passione per lo sport sono grandi: paradossalmente è forse proprio in una realtà di provincia come questa che si può crescere meglio, come è capitato a me che allenandomi a qualche chilometro da Napoli ho potuto fare il mio percorso con maggiore tranquillità.

Gli anni passano, ma lei resta tra gli sportivi più acclamati in Italia...

Fa indubbiamente piacere, perché vuol dire che sono riuscito a lasciare un segno anche al di là delle semplici prestazioni sportive. Non so se sia più merito delle medaglie, delle partecipazioni televisive o di quel po' di simpatia che credo di ispirare. Ma sono contento: ci sono bimbi che quando vincevo non erano nemmeno nati, ma che mi conoscono e vogliono fare le foto assieme a me. Io cerco di essere disponibile e aiutare con la mia immagine la crescita dello sport.

In questo senso collabora anche con la Federazione, giusto?

Sì, oltre a gestire una struttura sportiva nella mia Napoli dove torno sempre volentieri, collaboro con la Fin e con alcuni sponsor per la promozione dello sport tra i giovani. Credo sia un impegno molto importante, che mi appaga particolarmente. Forse è anche per questo che non sento troppo la mancanza delle gare: certo continuo ad amare il nuoto e mi alleno quasi tutti i giorni, ma adesso ho altri obiettivi e compiti, tra i quali quello di genitore.

Cosa ha raccontato ai ragazzi della Gorizia Nuoto?

Ho detto loro che sono fortunati ad avere una società così e dei tecnici tanto appassionati e preparati. E di vivere questi momenti, queste gare, non solo con il massimo impegno, ma anche con spensieratezza, divertendosi. Perché lo sport, da piccoli, deve essere soprattutto divertimento. Poi so che qui a Gorizia c'è anche qualche atleta di spicco, e qui i discorsi cambiano.

Si riferisce forse a Lorenzo Glessi?

Sì, ne ho sentito parlare molto bene. So che è veloce in quasi tutti gli stili e questo è un valore aggiunto. Credo possa avere un futuro importante davanti, perché al momento sta ottenendo grandi risultati pur senza forzare troppo gli allenamenti. Ecco, è importante che continui così, cresca passo dopo passo senza troppe pressioni e tenendo i piedi per terra. È ancora molto giovane e deve migliorare nel modo giusto. Non ho dubbi però che il suo tecnico Burelli saprà aiutarlo nel modo giusto.

La rivedremo ancora a Gorizia, qui al Trofeo dell'Est?

Mi auguro di sì. Se avrò occasione tornerò volentieri, mi piacciono l'ambiente e le persone. Mi piace vedere questi giovani che magari, un giorno, potranno essere i nostri campioni.

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