«Rossi? Se la gioca»

L’ex pilota: e con Lorenzo alla Ducati nel 2017 sarà show
Di Davide Casarotto
can - Andrea Iannone e Jorge Lorenzo prossimi compagni di squadra alla Ducati - MotoGP
can - Andrea Iannone e Jorge Lorenzo prossimi compagni di squadra alla Ducati - MotoGP

di Davide Casarotto

Loris Capirossi è uno di quei piloti che da sempre unisce gli appassionati di motociclismo, grazie a una duratura e gloriosa carriera nel Motomondiale coronata da due titoli in 125, uno in 250 e dalla lunga esperienza in MotoGp in sella a Honda, Ducati e Suzuki. Per questo quando è ospite di eventi come il Motor Festival svoltosi a Mantova lo scorso weekend i fan ansiosi di strappare un autografo o una fotografia con lui non mancano mai. E l’ex pilota, attualmente responsabile sicurezza per Dorna e commentatore per Sky Sport, li accontenta tutti quanti prima di commentare la stretta attualità della classe regina del Motomondiale.

Capirossi, che stagione è questa?

«È una stagione un po’ anomala, ma d’altronde c’era da attenderselo visti gli importanti cambiamenti tecnici e regolamentari. A preoccupare è soprattutto l’alto numero di cadute che è dovuto al passaggio al nuovo fornitore unico di pneumatici. Non si poteva certo pretendere che la Michelin riuscisse subito a raggiungere prestazioni e affidabilità che aveva l’anno scorso la Bridgestone con alle spalle sette stagioni d’esperienza. Penso sia solo questione di tempo e la situazione si normalizzerà: i francesi stanno lavorando molto e faranno presto progressi. Mentre dall’altro lato i piloti si adatteranno sempre meglio alle nuove coperture capendone il comportamento».

Nonostante questo il campionato è apertissimo con Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez molto vicini in classifica.

«Valentino è davvero intramontabile, a 37 anni compiuti è lì che combatte con tutti i giovani e se la gioca alla pari. È vero ci sono tanti candidati e tante moto veloci, cui ora si è aggiunta anche la Suzuki, che è in continua crescita. La Yamaha in questo momento è indubbiamente la più competitiva, la Honda appare in difficoltà ma non starà certo a guardare».

Discorso a parte per la Ducati, di cui è stato per sei stagioni portacolori. Come vede la situazione a Borgo Panigale, dopo l’ufficialità dell’ingaggio di Jorge Lorenzo per il 2017?

«Subito dopo l’annuncio ho parlato con Jorge e devo dire che l’ho trovato molto carico. Per lui è una grande sfida e un grande cambiamento. La moto a mio parere è già molto competitiva, anche se fatica ancora su alcune piste. Ma è pronta per fare molto bene e in prospettiva potrà anche puntare al titolo».

Quest’anno però, in termini di risultati, non ha ancora raccolto granché.

«È vero ma i due Andrea (Dovizioso e Iannone, ndr), se pensiamo alle prestazioni assolute, stanno andando forte. I risultati non sono arrivati perché stanno pagando dazio alla sfortuna, soprattutto Dovizioso. Ma il campionato è ancora lungo e c’è ancora tutto il tempo per togliersi delle soddisfazioni. Magari dal prossimo weekend quando saremo al Mugello, che è la loro pista di casa. Speriamo di vedere un italiano davanti».

A proposito di piloti italiani. Dopo un periodo in cui la scuola spagnola sembrava portatrice di un dominio incontrastato ora in Moto3 qualcosa si muove. I vari Romano Fenati, Nicolò Bulega, Enea Bastianini e Niccolò Antonelli sembrano in grado di poter ridare linfa al nostro vivaio.

«È così e da questo punto di vista sono molto fiducioso. Fortunatamente si è ricominciato a investire sui giovani e ora si stanno iniziando a raccogliere i frutti. Il Team Sky-Vr46 sta facendo un gran lavoro con tutti i suoi piloti e anche Enea Bastianini, che non ne fa parte, è molto promettente. Purtroppo sta pagando i postumi di un infortunio ma sono sicuro che lo rivedremo presto davanti. I nomi su cui investire sono tanti e si può dire a ragion veduta che l’Italia potrà schierare diversi futuri campioni».

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