Scelta del ct, tempi stretti

Pirlo dà la disponibità a restare, lite Cassano-Buffon, chiarimento Prandelli-Balotelli
Di Alessandro Bernini
Andrea Pirlo ANSA/ETTORE FERRARI
Andrea Pirlo ANSA/ETTORE FERRARI

INVIATO A RIO DE JANEIRO. Gli ultimi sospiri brasiliani sono due speranze. Le alza sul cielo di Rio il vice presidente Figc Demetrio Albertini, quando l’aereo è già pronto per il decollo per il mesto ritorno in Italia, concluso con tensioni e battute al veleno fra Antonio Cassano e Gigi Buffon. Ma anche con un chiarimento fra l’ormai ex ct Cesare Prandelli e Mario Balotelli. «Hai capito la lezione?», ha detto il tecnico al momento di saluti. «Sì, mister so di aver sbagliato», ha risposto Mario. Punto e a capo, ormai purtroppo è andata.

E torniamo alle speranze. La prima è la decisione di scegliere rapidamente il nuovo ct senza attendere le lungaggini per la nomina del presidente federale, la seconda è un invito ad Andrea Pirlo a non abbandonare la maglia azzurra, assist che O maestro raccoglierà con un sorriso durante il volo.

«Un Ct in tempi stretti». Si va di fretta, forse perché un amore nuovo è il modo migliore di dimenticare quello vecchio. Non tanto per Prandelli in sé, quando perché Prandelli vuol dire pensare al Mondiale 2014, al Brasile, al fallimento totale. Mentre il nuovo ct si porterà dietro subito curiosità e un obiettivo davanti chiamato Europeo 2016.

«Per la scelta – ha sottolineato Albertini – ci saranno tempi molto stretti. Per una questione tecnica, visto che il 4 settembre si gioca, sarà impossibile che sia eletto dal nuovo presidente federale. Credo che la scelta sarà fatta presto. Prandelli non tornerà sui suoi passi, così Abete consulterà le componenti per trovare una soluzione».

Una poltrona per due. In questa ottica resta la sensazione che la panchina della nazionale sia ormai una corsa a due: Massimiliano Allegri e Roberto Mancini. Il primo appare leggermente favorito, ma la situazione potrebbe ribaltarsi se l’ex bandiera della Samp non ponesse veti economici, accettando uno stipendio da 1,6 milioni di euro, budget massimo stabilito dalla Figc. E nei vari sondaggi tra i tifosi è proprio Mancini a dilagare a livello di preferenze.

Figc e Balotelli. Interessanti anche altri due concetti espressi da Albertini. «Una persona non cambia il calcio, se mi chiedono di candidarmi con questo meccanismo di governo oggi dico di no», ha sostenuto sulla sua ipotetica promozione a presidente federale. Il quadro comunque non è cambiato in queste ore, lui e Tavecchio restano i favoriti e il braccio di ferro tra Figc e Coni non sembra poter cambiare gli scenari.

Albertini poi è tornato su Mario Balotelli. «Se Mario meriterà questa maglia sarà convocato dal nuovo selezionatore; in caso contrario scenderanno in campo altri giocatori. Comunque non so se l’Italia possa prescindere da Balotelli, di certo non può prescindere da Pirlo».

Pirlo: «Pronto a restare». E immediata è arrivata la mano tesa del regista: «Se il nuovo ct vorrà, verrò sempre volentieri». Uno slancio d’amore da apprezzare, magari non dimenticando però che Pirlo ha 35 anni e al prossimo Europeo ne avrebbe 37, evitando di immaginarlo a 39 al Mondiale in Russia.

Da non trascurare un altro particolare. Un candidato forte alla panchina è proprio quel Max Allegri che nel 2011 dette il via libera alla cessione di Pirlo alla Juve, non ritenendo il giocatore al centro del suo progetto tattico.

Il debutto del nuovo ct. Sarà il 4 settembre la data di ritorno in campo della nazionale e dunque del debutto del nuovo ct. Abolita la tradizionale amichevole Fifa di metà agosto, l’Italia giocherà il 4 settembre una amichevole contro l’Olanda (in Italia ma città da definire), poi il 9 settembre sarà a Oslo per la prima partita di qualificazione a Euro 2016, contro la Norvegia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo