Sempre in lizza Parlato e Masitto per la panchina rossoalabardata

TRIESTE. Un duello fra amici per la panchina della Triestina. Carmine Parlato e Cristiano Masitto hanno giocato assieme nel Rovigo, si conoscono bene, e adesso sono entrambi candidati a guidare l’Unio...
Di Antonello Rodio

TRIESTE. Un duello fra amici per la panchina della Triestina. Carmine Parlato e Cristiano Masitto hanno giocato assieme nel Rovigo, si conoscono bene, e adesso sono entrambi candidati a guidare l’Unione. Anche se a dire il vero Parlato, allo stato attuale, resta nettamente in vantaggio. Ma la situazione si sta trascinando già da una settimana, e c’è il fondato rischio che alla fine si logori e a lungo andare spunti anche un altro nome: quando ci sarà la soluzione? Pare che entro questo fine settimana una decisione dovrebbe essere presa. Del resto Parlato, forte del balzo di categoria in sella al Pordenone, con tanto di vittoria dello scudetto della serie D, ha chiesto precise garanzie economiche e tecniche alla società alabardata. Se non le avrà entro questa settimana, difficile che il tecnico napoletano attenda ancora. Ma lo stesso discorso riguarda anche Masitto, visto che anch’esso ha i suoi buoni risultati da vantare, ultimo dei quali il quinto posto in serie D con il San Paolo dopo aver preso la squadra nel fondo classifica. Inoltre su Masitto c’è un forte interessamento da parte del Sestri Levante. Entrambi ovviamente vedono in Trieste una piazza che fa gola, ma naturalmente contano anche la categoria e soprattutto la serietà e i progetti della società. Ma oltre alla residenza veneta, ai buoni risultati e a un percorso comune da calciatori, cosa unisce (o cosa differenzia) i due principali tecnici in predicato di guidare l’alabarda? Da chi li conosce bene, entrambi vengono descritti come due lavoratori molto seri, due veri professionisti. Entrambi amano il dialogo con i loro giocatori. Diverso invece il credo tattico, almeno quello di base. Parlato ama molto il 4-3-3, Masitto predilige il 4-2-3-1, ma questo è solo il modulo di partenza, perché entrambi sanno adeguare il sistema di gioco ai calciatori a disposizione. Decisione entro pochi giorni dunque, altrimenti potrebbe saltare fuori il terzo incomodo. Intanto Sergio Vignoni, che continua a lavorare con grande riserbo, ha iniziato a incontrare i giocatori della scorsa stagione: dopo un incontro con Bussi, oggi il direttore sportivo dovrebbe vedere i due fratelli Piscopo, Luca e Marco. Si sta lavorando anche per perfezionare la sede del ritiro estivo, che resta comunque da decidere.

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