«Siamo pronti per il debutto ma quanti strani infortuni...»

MANGARATIBA. Il muro di gomma funziona. Almeno a parole. Giorgio Chiellini respinge tutto, ritrovando quella impermeabilità difensiva che sembra essere diventato il punto di domanda più inquietante...
Dall’inviato

MANGARATIBA. Il muro di gomma funziona. Almeno a parole. Giorgio Chiellini respinge tutto, ritrovando quella impermeabilità difensiva che sembra essere diventato il punto di domanda più inquietante dopo anni di vacche magre per gli avversari. Il modulo ideale? Non c’è. «Possiamo giocare sia a tre, sia a quattro: dovete chiederlo a Prandelli». De Rossi di nuovo in difesa? «Non sarebbe una sconfitta». La condizione fisica del reparto? «Sta migliorando, speriamo di essere al top per l’esordio». Le pillole dispensate da Chiellini alla vigilia dell’ultima amichevole sono di un potente tranquillante per spazzare le ansie. Chiellini, avete attaccato la spina immediatamente: si lavora sodo in ritiro. «Sono già due settimane che lo facciamo. Stiamo preparando l’esordio e, sinceramente, non vedevamo l’ora di arrivare in Brasile. Qui adesso si comincia a respirare l’area del Mondiale. Ora dovremo fare i conti con l’adattamento al fuso e al clima». I giornali brasiliani hanno sottolineato che l’Italia non va mai sottovalutata: può diventare pericolosa nella corsa al titolo con l’andare del torneo.«È sempre stata una nostra caratteristica: abbiamo bisogno di carburare un po’ per essere davvero competitivi». Chiellini è uno che ha vinto parecchio in Italia: a livello internazionale è a secco. «Vincere è difficile. Ci sono mille fattori: speriamo prima o poi di riuscirci a vincere anche fuori dai nostri confini. Le fatiche con la Juve? L’annata è stata dispendiosa non solo per noi. Quando arrivi a un Mondiale, poi, l’energia e la carica non mancano: l’importante è non avere problemi fisici».

A proposito di questo: Prandelli ha ammesso che quello è il reparto più tormentato dagli acciacchi. «Io adesso sto abbastanza bene: ho dovuto recuperare da una botta alla schiena rimediata ancora in campionato e ho gestito la situazione. E in generale posso dire che siamo tutti in ripresa». Tanti, comunque gli infortuni in questo Mondiale. Sarà la maledizione di Ibrahimovic? Senza di me non ha senso guardare il Mondiale, disse lo svedese dopo l’eliminazione ai playoff con il Portogallo. Gli azzurri non ci credono, ma Chiellini fa notare una «cosa strana»: i forfait dell’ultimo minuto di tante stelle sono tutti dovuti a «infortuni traumatici, mentre a questo punto della stagione, di solito, sono più normali quelli muscolari».

Infortuni a parte lo juventino difende il reparto difensivo, il pezzo forte dell’Italia all’Europeo. «È limitativo parlare solo della difesa come reparto. È la fase difensiva che ha perso un po’ di intensità e le distanze tra i reparti. Lavoriamo per ritrovare quel filo. Non prendere tanti gol è importante. E questo non dipende solo dal numero degli attaccanti».

Preoccupato per la severità che la Fifa chiede agli arbitri: ultimamente Chiellini è stato al centro delle polemiche per l’applicazione del codice etico. «Di questo ne riparlerò ad agosto, quando tornerò a disposizione del mio club. Non ho mai temuto di perdere il Mondiale per le regole del codice etico».

I brasiliani hanno un’alta considerazione dell’Italia. «Abbiamo incontrato pochi brasiliani, ma tutti ci hanno augurato di arrivare in finale, ma secondi. Intanto arriviamoci, poi vedremo».

D’accordo con Chiellini anche Ignazio Abate che gli fa eco. «Brasile, Argentina, Spagna e Germania sono le più forti, noi partiamo un gradino sotto, ma ci sono tante squadre che possono diventare la rivelazione di questo Mondiale. A Coverciano abbiamo fatto un grande lavoro, dispendioso, abbiamo lavorato tanto, arriveremo al debutto nelle migliori condizioni». (p.o.)

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