Sivitz Kosuta-Farneti, si riapre la porta di Rio

Vela, la possibile rinuncia del Canada nella classe 470 apre le porte alla speranza dei due triestini

TRIESTE. Per Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti potrebbero riaprirsi a sorpresa le porte dell’Olimpiade di Rio che fino a qualche tempo fa sembravano irrimediabilmente chiuse. Sì, perchè alcuni interessanti movimenti si registrano nel Coni, che in corsa potrebbe chiedere alla Federazione italiana vela di ampliare la propria rosa di atleti per Rio. Se il "diktat" del Coni, fino a pochi mesi fa, era quello di mandare alle Olimpiadi solo gli atleti con concreta possibilità di ben figurare pare che oggi, con una delegazione minima, le maglie della selezione siano pronte ad allargarsi. E nell'allargarsi potrebbero accogliere anche i due triestini.

Il gioco è complicato e ha più tappe: si parte dal Canada, dove la locale Federvela dovrebbe annunciare entro qualche tempo la volontà di non schierare atleti nella classe 470. Se questo accadesse (e vi è un ottimo margine di possibilità), l'Italia rientrerebbe tra le classi qualificate per questo monotipo, essendo al momento la prima delle escluse. Caso vuole che il migliore team al momento sia composto da Sivitz Kosuta e Jas Farneti. Partiti alla grande 4 anni fa per la selezione olimpica, avevano accusato qualche colpo nel percorso, per poi rientrare sotto i riflettori meno di un mese fa con un ottimo risultato al campionato europeo. Seppur in extremis e per il rotto della cuffia, quindi, i due atleti del Cupa potrebbero trovare la strada per Rio, inseguendo la torcia e partendo appena in tempo.

Se i due sperano e tifano affinché il Canada lasci a casa il proprio equipaggio 470 maschile, c'è chi si sta rivolgendo verso altri obiettivi, dopo una campagna olimpica impegnativa: manca l'ufficializzazione, ma in classe Finn dovrebbe essere Poggi ad aver staccato il biglietto per Rio ai danni di Michele Paoletti; e lo stesso vale nel 49er fx per Cherin-Tesei, che lasciano spazio a Tita-Zucchetti.

Francesca Capodanno

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