Sky aspetta le decisioni della Lega
MILANO. Si fanno gli ultimi sondaggi e conteggi prima del voto con cui l'assemblea della Lega di serie A, che riprenderà oggi dopo quasi 48 ore di riflessioni, dovrebbe assegnare i diritti tv del triennio 2015-2018, a meno che i club decidano di rifare il bando, tutt'altro che impeccabile, mettendo in discussione l'advisor Infront. In teoria c'è tempo fino alle 12 di giovedì, e anche in caso di assegnazione difficilmente si concluderà così la sfida fra Sky e Mediaset che, fra diffide, contro diffide, puntualizzazioni e ricorsi paventati, per il momento escludono una trattativa in cui finirebbero i diritti della Champions League (dal 2015 in esclusiva al Biscione) e potrebbe uscirne un panorama del calcio su pay tv molto simile a quello attuale. «Ad oggi, prima dell'assegnazione da parte della Lega Calcio, non ci sono nè le ragioni nè le condizioni per accordi tra gli operatori», ha chiarito Sky, che continua a rivendicare i pacchetti A e B (le partite delle 8 big su satellitare e digitale terrestre) per cui ha avanzato le offerte più alte (780 milioni di euro totali). Uno scenario in vista del quale ha preso in affitto cinque canali sul digitale da Telecom, il cui ad, Marco Patuano, ha notato: «Si fissano le regole e poi si gioca. Faccio fatica a pensare che si cambiano le regole in corsa». Secondo l'indicazione di Infront ai club per massimizzare i ricavi (1,78 miliardi di euro), la soluzione migliore è vendere a Sky il pacchetto B (digitale terrestre) e a Mediaset quelli A (satellite) e D (le gare fra le altre 12 squadre).
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