Spanghero, la serie A è una grande rivincita «Ripagati i sacrifici»

Il play triestino racconta la cavalcata vincente con Trento «Dedicato a chi non credeva in me: forse si sbagliava...»
Di Lorenzo Gatto

TRIESTE. «La promozione in serie A? E’ stato il modo per dimostrare a chi non ha creduto in me che forse si sbagliava. Quando sono andato via ci sono rimasto male: grandi motivazioni e voglia di spaccare tutto. Mi è servito perché, per carattere, ho bisogno di essere arrabbiato per rendere al meglio: aver raggiunto la massima serie a Trento mi ripaga di tanti sacrifici».

Marco Spanghero, il play-maker triestino promosso quest'anno con la sua Bitumcalor al termine del campionato di Adecco Gold, racconta le emozioni di una stagione indimenticabile. E così, anche grazie all'approdo di Michele Ruzzier a Venezia e alla presenza del veterano Daniele Cavaliero, saranno tre i play triestini impegnati nel prossimo campionato di serie A.

«A Trento siamo partiti senza particolari obiettivi- spiega Marco -, poi a dicembre, quando ci siamo ritrovati per la prima volta in testa alla classifica, abbiamo cominciato a crederci. Con il passare delle settimane abbiamo acquisito sempre maggior fiducia e consapevolezza in quelli che erano i nostri mezzi. Aver vinto la stagione regolare è stato importante anche se i play-off, poi, sono stati una cosa a parte».

Play-off cominciati in discesa contro Agrigento prima delle sfide decisive contro Torino e Capo d'Orlando. «E lì, con tutto il rispetto per la formazione siciliana, sono arrivate le vere difficoltà. Contro Torino perdiamo la prima in casa di 20 e le sensazioni non sono positive. Ci riscattiamo nella seconda ma perdiamo gara-3 dopo aver combattuto fino alla fine e ci ritroviamo alla vigilia della quarta sfida con le spalle al muro. Mi ricordo che il ds Trainotti venne a chiedermi "Marco ci crediamo?". Gli risposi "Ci proviamo"».

Trento pareggia la serie con l'apporto decisivo di Spanghero e si gioca tutto in casa nello spareggio. «Gara-5 è stato un film - ricorda Marco -. Sotto di 15 a 3'30" dalla fine: ancora adesso mi chiedo come abbiamo fatto a portarla a casa. Arrivati in finale contro Capo d'Orlando non potevamo più fallire. Altre tre vittorie e abbiamo centrato la promozione».

Una serie A conquistata sul campo che Marco Spanghero spera di poter gustarsi nella prossima stagione. «La mia volontà è quella di restare - conclude - adesso dovrò parlare con la società e capire quello che vuole fare».

In attesa di firmare il nuovo contratto spazio all'avventura azzura con la nazionale sperimentale di Dalmonte e Caja che porterà Spanghero a disputare, nelle prossime settimane, una tournee in Cina.

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