Tedeschi ancora da pole position

Rosa di primissimo livello nonostante le defezioni, il ct Loew ha tutto per cercare il colpo grosso
Di Ciro Esposito

È come sempre una fra le favorite anche se sul piano tecnico il ct Joachim Loew può avere qualche problema in chiave offensiva. Non per il numero e la qualità dei giocatori a disposizione ma perché l’unico vero punto di riferimento davanti è l’esperto ma attempato Klose.

Sul fronte del movimento calcistico la Germania ha un altro passo. Il modello tedesco non è finanziario (come quello inglese) ma si fonda su solidi fondamentali. In vent’anni i risultati si vedono: il 57% dei giocatori della BundesLiga sono tedeschi, l’età media è di 25 anni e gli spettatori medi a partita sono oltre la soglia dei 40 mila. Il Bayern è solo la punta dell’iceberg di un sistema che funziona. Ma la nazionale di Loew sarà in grado di rappresentare al meglio il boom germanico? Già per tradizione, quando ancora il new deal doveva sbocciare, la nazionale tedesca ha sempre giocato da protagonista la fase finale del Mondiale. I tedeschi hanno tutte le credenziali per essere una fra le più accreditate squadre a contendere la Coppa al Brasile. Il giovane ma già esperto tecnico Loew pratica un calcio moderno incarnato nel 4-3-2-1. Il portiere Neuer, ormai al top a livello mondiale, dà sicurezza a un reparto ben assemblato sia in copertura sia in fa di spinta sulle fasce laterali. I due centrali Boateng e Hummels hanno acquisito una caratura internazionale mentre a destra Lahm ha esperienza e capacità di incursore come pochi al mondo. Davanti al reparto arretrato giostrano Khedira (anche se la sua forma è precaria per l’incerto recupero dopo il grave infortunio subito contro l’Italia) e Kroos, che è il cervello del gruppo. I tre dietro alla punta Goetze (o il laziale Klose) hanno classe da far girare la testa a qualunque avversaria: Mueller, Oezil e Reus coniugano gioventù a colpi di classe. Sciolti i dubbi su Khedira e Schweinsteiger, reduci da infortuni ma ristabiliti , davanti i tedeschi possono contare sull’affidabilità di Podolski su Schurrle (Chelsea) e sul veterano Klose. Niente da fare invece per il “fiorentino” Mario Gomez reduce da una stagione scandita da due gravi infortuni.

Comunque, nonostante le defezioni, Loew ha a disposizione una rosa di primissimo livello.

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