Tra San Giovanni e Zaule vince solo la pioggia

Abbastanza equilibrio quindi ma anche poca "fame" di vittoria, almeno apparente. Inizio interessante comunque quello del San Giovanni, capace di portare subito scompiglio nel territorio nemico con un paio di incursioni condotte da Zolia e Barbagallo. La prima con una conclusione da fuori che porta la sfera di un metro a lato, l'altra con un assist di platino per Zacchigna in area piccola, di un soffio in ritardo.

Lo Zaule esce indenne dalla sfuriata rossonera dell'avvio e prova a macinare qualcosa in attacco, relegando naturalmente Mormile al ruolo di pedina chiave.

Per Donno c'è del lavoro: al 5°, quando è costretto a chiudere lo specchio proprio al numero nove viola, una quindicina di minuti più tardi quando è ancora Mormile a provarci in qualche modo in piena area, portando la palla a baciare la parte alta della traversa,e al 28°, quando deve intervenire per risolvere una deviazione ravvicinata di Basolo, sgusciato bene in area con la retroguardia di casa in letargo.

San Giovanni almeno più manovriero, Zaule reattivo nelle ripartenze.

Il primo tempo si traduce in tal senso ma nel secondo qualcosa muta. Lo Zaule appare infatti più incisivo, meglio disposto dalla trequarti in su e soprattutto nel cimentarsi anche dalla distanza lunga, vedi Disotto, ieri ispirato nelle conclusioni da una certa gittata, alcune anche apprezzabili, come al 6° ( sfera che muore alla destra di Donno) e al 28°, qui con Donno bravo a bloccare a terra, evitando i rimbalzi malandrini del cuoio sul terreno bagnato.

Il San Giovanni evapora in attacco, smarrisce le idee e non trova sbocchi.

Lo Zaule con i minuti arretra e sembra accontentarsi, nonostante l'ingresso di Mborja, uno dotato della giocata risolutrice. Finirà come è iniziata, senza sbadiglio e senza particolari emozioni.

Francesco Cardella