Troppo Ronchi per il San Giovanni

RONCHI DEI LEGIONARI. Ormai già in clima carnevalesco se, allegoricamente, consideriamo l'attico il torneo di Eccellenza e l'ascensore, nella fattispecie il Ronchi, allora pare proprio che l'undici di Franti, al momento, non abbisogni di alcuna manutenzione, né ordinaria, né straordinaria.
Quei ritocchi, cioè, necessari a raggiungere quella sommità inimmaginabile a settembre e che solo al pensiero ai brividi si aggiungono pure le vertigini.
Vertigini, ossia quelle sensazione di squilibrio, al momento totalmente assenti in casa ronchese, alla luce della perentoria e agevole tripletta rifilata agli omologhi giuliani, decisamente spenti e aridi per tutto l'arco dell'incontro.
L’incontro è stato, se vogliamo, pure noioso e ripetitivo nel canovaccio. Una trama costituita essenzialmente da affondi no stop da parte dei locali, i quali (questo sì) hanno sprecato là davanti numerose opportunità sotto rete.
Al riguardo bisogna dare atto che Donno a guardia dei legni è apparso strategicamente di gran lunga il migliore dei suoi.
Il match, condito da una insistente pioggerellina su un terreno ovviamente scivoloso, vede subito ai nastri di partenza un Ronchi motivato, volitivo ed esuberante. Tant'è che al 1', un tocco smarcante di tacco di Gabrieli a beneficio di Piagno, la sfera pungente calciata da quest'ultimo si spegne di non molto lontana dal sacco.
Al 22' gli amaranto già vantano il primo vantaggio. Markic dalla bandierina indirizza al centro dove Sarcinelli si catapulta a correggere (forse di controbalzo) in rete.
Un po' di melina a centrocampo e poi al 29' giunge il raddoppio. Dalla fascia sinistra Gabrieli elude un avversario, s'accentra in prossimità del vertice dell'area ed esplode un destro rasoterra sul primo palo dove Donno non può.
Da questo momento in poi i locali accentuano visibilmente la pressione con un'infinità di finalizzazioni, per un verso o per un altro spessissimo magnetizzate dal vigile e concentrato estremo.
Così che alle quasi segnature dei vari Gabrieli (più volte), seguito da Dallan e, nel secondo tempo, a seguire le imitazioni di Piagno,Stradi, ancora Gabrieli e Lucheo, al 41' finalmente un reiterato assolo di Gabrieli giunge al termine con la punta che indovina lo spiraglio lungamente rincorso.
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