Udinese, in cinque alla giostra del toto-allenatore
UDINE. Chi dava per sicuro Gigi Delneri come successore di Guidolin sulla panchina dell’Udinese è rimasto con un palmo di naso. Ma d’altra parte era sostanzialmente prevedibile che le richieste, peraltro legittime, del tecnico di Aquileia non avrebbero incontrato i favori di una controparte indirizzata sulla politica del minimo di spesa, dal momento che il sostanzioso contratto di Guidolin, rimasto comunque in società con l’incarico di supervisore, è in piedi fino al 2017. Delneri avrebbe accettato un annuale con opzione su un secondo, ma chiedeva tre rinforzi di esperienza (in primis Quagliarella) e il proprio staff tecnico anziché l’eredità del suo predecessore.
Così niente da fare e rispuntano ora i nomi dell’ex alabardato e catanese Maran e dell’ex interista Stramaccioni, più abbordabili come ingaggi e richieste tecniche. E affiora pure il nome di Edi Reja, che con la Lazio è ancora in stand-by e nel suo Friuli ci tornerebbe volentieri a determinate condizioni; fra queste un triennale e l’acquisto di due o tre elementi di esperienza. Le sorprese sono comunque dietro l’angolo, anche perché non sono da considerarsi tagliati fuori i nomi dell’ex cagliaritano Lopez e di Ciro Ferrara.
Mentre infuria il toto-allenatore, si stanno risolvendo alcune comproprietà e ad aprire le danze sono state quelle di Isla e Pasquato, riscattati da parte della Juventus per un totale di circa 6 milioni di euro, cifra che si accumulerà a quelle più consistenti derivate dalla risoluzione di quelle di Cuadrado e Candreva con Fiorentina e Lazio. E sempre con il club campione d’Italia è in piedi la trattativa per Pereyra, non più però sul piano della comproprietà, come avrebbero invece voluto le due parti.
Sul fronte partenze, probabile verso la Sampdoria quella del portiere Brkic, che non accetta più la panchina, né il doversi giocare la maglia da titolare con il giovane portiere (diciottenne nei giorni scorsi) Scuffet. In arrivo, invece, oltre al trequartista brasiliano Edenilson, la consueta infornata di giovani talenti da sgrezzare.
Edi Fabris
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