Ufm, la Liventina chance per risalire

MONFALCONE. Sebbene il Carnevale si sia appena concluso, l'Ufm ha gettato via la maschera già da qualche settimana. I monfalconesi hanno svelato il proprio volto rinverdendo le proprie ambizioni di salvezza con quel 4-4-2 a uso e consumo di quei due frombolieri che là davanti stanno facendo interamente il proprio dovere: Mazinga-Godeas e Goldrake-Zubin, tanto per stare in tema carnevalesco e di super-eroi, hanno finora trascinato tutta la truppa a suon di marcature dalla firma prestigiosa.
Ma le sorti del pianeta biancazzurro non possono dipendere unicamente dal quoziente di reti all'attivo (l'ultimo gol è comunque quello illusorio del possente centrale difensivo Djukic mercoledì scorso), da qui alla fine serviranno massima concentrazione nelle retrovie e una mediana che sappia usare indistintamente spada o fioretto.
Questo pomeriggio al "Comunale" di via Boito c'è da allontanare lo spauracchio-Liventina, un po' come è stato fatto di recente con Montebelluna prima e Luparense poi. È la terza gara in otto giorni, molte saranno quindi le variabili alle quali le due contendenti dovranno far fronte. «Potranno pesare gli scompensi che tutte le formazioni, a qualsiasi livello, possono patire con gare così ravvicinate, oppure le condizioni del campo giacchè - precisa mister Zanuttig - le previsioni non promettono nulla di buono. E poi ci sarà da valutare proprio in extremis quale sarà l'undici più consono da spedire in campo per contrastare una Liventina che, senza particolari patemi di classifica, sa proporre un calcio propositivo e quindi offensivo. Una brutta gatta da pelare, come lo erano state le due formazioni venete prima, come lo saranno tutte le altre: l'obiettivo è quello di arrivare a quota ventisei al termine dell'incontro».
Formazione assolutamente indecifrabile per via delle tre squalifiche (Pratolino, Zetto e Bertoni, uno per reparto), l'assenza dell'infortunato Contento è invece mitigata dal completo recupero di Ciroi che anche a Campodarsego si è ben disimpegnato nonostante le due marcature incassate: «La sconfitta infrasettimanale mi sta ancora sul groppone. E' vero che andavamo in casa della prima della classe, ma a mio modo di vedere - a Zanuttig non va ancora giù - si poteva fare sicuramente meglio rientrando alla base con qualcosa di prezioso: in quel contesto abbiamo commesso troppi errori in fase di disimpegno, domani (oggi, ndr) sappiamo cosa non dovremo fare. E questa non è una variabile, ma un dato di fatto».
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