Ufm Monfalcone, sconfitta che sa di beffa

MONFALCONE. L'Ufm ci ha messo molto di suo per non dare seguito al filotto interno (l'undici di Zanuttig veniva infatti da tre corroboranti successi interni consecutivi) ma è indiscutibile che una caterva di decisioni arbitrali a dir poco sconcertanti ha influito su un risultato positivo che era nelle corde di Godeas e compagnia. La terribile matricola Calvi Noale, che al "Comunale" ha fatto capire il perché dei suoi 42 punti in classifica, ha avuto il merito di passare alla cassa e riscuotere.
Squadre piuttosto guardinghe sul fondo fangoso, ospiti ben organizzati per mettere in moto i tre attaccanti ed equilibrio per una ventina di minuti. Ma proprio allo scoccare del 20' i monfalconesi riescono a trovare il pertugio vincente grazie all'aggressività di Novati prima e Mattielig poi: il numero 7 si avventa su un pallone sporco costringendo Fortin in uscita bassa per smanacciare fuori dall'area, il medianone biancazzurro arriva con uguale impeto sul pallone per scaraventarlo nel sacco sguarnito trovando una traiettoria perfida a mezza altezza.
La pronta risposta dei veneti è affidata al temuto Siega e a Baggio, roba di poco conto se paragonata all'inzuccata di Diukic che al 28' trova la deviazione di un rivale e uno strepitoso Fortin a negargli il raddoppio. L'Ufm controlla senza troppe sbavature concedendo solo un paio di conclusioni dalla distanza ma al terzo tentativo gli ospiti fanno bingo. Meite (Soncin aveva scambiato da pochi minuti la posizione delle due mezzale) riceve palla ai venti metri, fiuta la preda e in perfetto stile Roberto Carlos - con il destro però - sorprende tutti (compreso Ciroi) scagliando un esterno potente e preciso a insaccarsi nell'angolo alla destra del portiere.
Dopo l'intervallo è lo stesso coloured a farsi minaccioso con una sassata improvvisa dai trenta metri (12') e con una terrificante ripartenza (17') limitata in extremis da Miraglia. Azione nata da un intervento osè su Bezzo che irretisce il pubblico di casa e dà il via alla smania di protagonismo di Costanza da Agrigento. Il Calvi ci prova ancora dalla distanza (Caraceni al 21'), ma è chiaro che si è instaurata una partita nella partita perché al 32' l’arbitro non sanziona un'entrataccia di Griggio su Bertoni lanciato a rete: ci poteva stare un cartellino (rosso?), ci doveva stare almeno il fallo. Vabbè, si tira avanti verso il 90’ per un punto che fa classifica (la pensano un po' tutti), ma poi c'è la frittata di Ciroi al 38': il numero uno monfalconese non controlla con i piedi un pallone facile facile e se lo fa sfilare da Siega che da posizione defilata vede e trova lo specchio. Solo in pieno recupero (Bezzo altissimo, Djukic che non è un attaccante non trova il tempo per battere a rete) l'Ufm ha un paio di flebili opportunità. Troppo poco.
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