Una tripletta di Bardini esalta la Juventina

Annichilito in poco più di mezz’ora il Domio, incapace di reagire. Applaudito rientro di Nardella
Di Marco Bisiach
Bumbaca Gorizia 12.02.2017 calcio Juventina vs Domio © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.02.2017 calcio Juventina vs Domio © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. L'uragano Bardini spazza via il Domio in mezz'ora, poi la Juventina diverte e si diverte, tornando alla vittoria e preparando come meglio non poteva, con un altro poker servito davanti ai suoi tifosi, il big match del prossimo turno contro la capolista Ronchi (sarà prima contro seconda).

Giornata di festa insomma a Sant'Andrea, dove i biancorossi di casa si confermano l'attacco più devastante del girone, e questa volta non fanno scherzi nemmeno in difesa: Bon fa a lungo da spettatore e poi, nell'unica volta in cui è chiamato a rispondere, fa vedere perchè è considerato ancora portiere di altra categoria.

Ciliegina sulla torta di Sepulcri, infine, il ritorno in campo dopo un calvario infinito di infortuni e problemi fisici di Michele Nardella, all'esordio in campionato dopo aver giocato quest'anno solo all'alba della Coppa Italia.

La Juventina, con Sant titolare e Predan che parte dalla panchina, ci mette qualche minuto a carburare, ma poi s'accende Bardini e la squadra decolla. E la scintilla del numero nove biancorosso è accecante, come la bellezza del gesto tecnico ed atletico che vale l'1-0 al 13': cross dalla destra di Antonutti e rovesciata da far rimpiangere l'assenza del replay di Bardini, con la palla che si infila ad un palmo dal palo. Applausi a scena aperta.

Madonna corre per tre, Sant fa un lavoro preziosissimo e la difesa non soffre mai, ma è soprattutto Bardini ad essere in giornata di grazia. Ed il suo show è appena iniziato. Al 30' il secondo atto, con un sinistro fulmineo ad incrociare che bacia il palo interno e finisce in rete per il 2-0, e due minuti dopo, su gentile concessione della difesa ospite, il dribbling con rimpallo vincente sulla disperata uscita di Koren, e il tocco a porta vuota per il 3-0. Dopo l'eleganza del primo gol, insomma, la potenza e infine l'astuzia e la rapidità.

Il Domio proprio non c'è, e nella ripresa c'è spazio anche per il quarto gol, con Predan che si alza dalla panchina in tempo per infilare con un sinistro chirurgico Koren al 18', dopo un'azione insistita di Sant. Nel finale c'è ancora tempo per un miracolo di Bon, all'unico intervento della sua partita, su botta di Bussi, e per il gol sfiorato dal giovanissimo Kerpan (classe 2000) nei minuti di recupero.

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