Una vetrina per tutta la città aspettando la Triestina...
TRIESTE. Lo stadio Rocco ha più di vent’anni. Visto dall’alto è ancora una bella cartolina. Visto da dentro è un’icona un po’ sbiadita. Lo stadio di Trieste è costato ai cittadini circa 40 milioni di euro in lire a inizio anni ’90. All’amministrazione comunale la gestione pesa per circa 700-800 mila euro l’anno. È naturale che il Municipio cerchi di ammortizzare questi costi e soprattutto che colga ogni occasione per innescare un volano economico con considerevoli ricadute sul tessuto cittadino. Certo, molti tifosi della Triestina saranno perplessi anche se ormai, essendo tradizionalmente ragionevoli, ci hanno fatto l’abitudine.
Del resto, nonostante la serie D, l’Unione ha ancora una corsia preferenziale per l’utilizzo dello stadio cittadino. Ma il mantenimento dell’impianto dipende proprio da chi lo utilizza in alcune “finestre”. Ci sono i concerti che rovinano il manto erboso ma c’è un restyling garantito dagli organizzatori, come in tutti gli altri impianti del mondo.
Ci sono poi le società di calcio, che dell’erba ben messa hanno più bisogno, pronte a vigilare e a intervenire per mantenerla in buone condizioni. Tanto, la scorsa estate, il prato trascurato, specie da quando l’Unione non è stata più tra i professionisti, è stato spazzato via e ricoperto dai tappeti d’erba che gli esperti chiamano “rizollatura”.
Manutenzione e valorizzazione dell’impianto con eventi di alto livello sono un plusvalore per la città. Possibile che la loro calendarizzazione crei qualche problema ai tifosi e alla società alabardata. Per il momento la Triestina di Mehmeti non sembra avere molte frecce al proprio arco nonostante sia probabile che la convenzione pluriennale venga sottoscritta nei prossimi giorni. Qualche disagio ci sarà ma è inevitabile.
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