Danneggiati anche i mobili dell’Archivio Diplomatico
Gli statuti del Comune di Trieste sono al sicuro. In via Madonna del Mare». Bianca Cuderi, tornata da una settimana alla direzione delle Biblioteche civiche (dopo l’”epurazione” subita dalla giunta precendente), si trova subito a gestire un vero disastro. E meno male che i documenti più antici della città (che risalgono al 1350) sono al sicuro. A rischio è gran parte del patrimonio librario cittadino. L’inagibile Palazzo Biserini ospita tra i 300 e i 350mila volumi sui 400mia che costituiscono il patrimonio libraio della Civica. Difficile quantificare i danni. Si palra di circa 6mila libri che ahnno bisogno di cure. «Una porzione di libri è danneggiata in maniera più o meno grave - spiega Cuderi -. Alcuni sono umidi, altri completamente fradici». E meno male che il Museo della civiltà istriana di via Torino si è reso disponibili per offrire ricovero e prime cure ai libri della Civica finiti a mollo. Ma non ci sono solo i libri storici. A rischiare sono anche i mobili, molti dei quali risalenti all’ottocento. «Biedermeier» azzarda l’assessore alla Cultura Andrea Mariani, Ci sono quelli della biblioteca Civica, quelli del Museo di Storia Naturale (che non hanno trovato posto nell’ex caserma di via dei Tominz) e soprattutto quelli dell’archivio diplomatico che non sono stati risparmiati dall’acqua. «Mobili ordinati da Kandler» spiega Bianca Cuderi. I documenti sono al sicuri, ma i mobili di Pietro Kandler (1805-1809) rischiano di essere danneggiati in modo irreparabile. Un triste destino dopo essere sopravvissuti a diverse guerre e a parecchi traslochi. Per misure di sicurezza, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Archivio Diplomatico fu trasferito nell’abbazia di Praglia, in provincia di Padova e, solo nel 1952, fu trasferito in Biblioteca Civica. (fa.do)
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