«Ho lavorato a Sportland ma non ho visto un euro»

Le contestate manifestazioni ospitate nelle strutture di Trieste terminal passeggeri in questi giorni con il Mercatino di Natale sul Molo Quarto, ma già l’estate scorsa con la Festa della birra hanno lasciato anche qualche strascico collaterale. Alessandro B. ha postato su facebook una lettera in cui denuncia di non essere stato pagato dopo aver lavorato per gli organizzatori. «Quest'estate ho lavorato (assieme ad altre 10 persone) - racconta - alla manifestazione “Sportland” che consisteva in stand, palchi e giochi gonfiabili sulle Rive di fronte a piazza Unità e lungo il Molo Audace. La mia mansione era di fare svariati djset per tutta la durata della manifestazione con un compenso concordato di 500 euro, soldi che però non ho mai visto. E come me, altre dieci persone e riguardo cifre anche abbastanza superiori alla mia. Ho letto qualche settimana fa che il presidente della Camera di Commercio Paoletti intendeva convocare un cda sul problema “Mercatini di Natale in Stazione marittima”. La persona che ha organizzato questo evento è la stessa che ha un debito con il sottoscritto che aspetta da agosto la cifra concordata. È tale Andrea Hlacia, lo stesso che ha rilasciato diverse dichiarazioni inerenti anche alla “ControBarcolana”. Ora mi ritrovo disoccupato - continua Alessandro B. - e quei 500 euro mi farebbero molto comodo. Ho provato in tutti i modi: telefonate, messaggi, eccetera. Sono perfino andato dall'avvocato ma nemmeno ciò è servito: il signor Hlacia promette ma poi latita. Fattostà che mi ritrovo con un pugno di mosche e non ho sicuramente lavorato per la gloria ma per poter pagare le bollette e l'affitto».
Questa la replica di Andrea Hlacia. «Si chiama “macchina del fango”; è quella che alcuni ex collaboratori stanno usando nei miei confronti. Il motivo? Semplice, dà fastidio quando uno si impegna e raggiunge risultati. Con certi ragazzi c’è effettivamente un contenzioso in corso, ma in maniera pacifica e con un legale di mezzo stiamo risolvendo tutto. Ma alle strumentalizzazioni non ci sto. Questo Alessandro è lo stesso che si presentava a lavorare e dopo mezz’ora imbrogliava gli espositori e si faceva passare pasti gratuiti di nascosto fingendo di essere sul lavoro per tutta le giornata. Sia chiaro che il lavoro è sacro e chi lavora va pagato sempre, ma attenzione a chi strumentalizza. Sto antipatico perché in Barcolana abbiamo fatto il pienone? Sto antipatico perché gli eventi estivi vanno bene? Mi aspettavo questo attacco e arriveranno altri, nessun problema: ho le spalle larghe e sia chiaro che magari con qualche ritardo dovuto ai tempi che corrono, tutti avranno da me ciò che loro spetta».
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