I virtuosi della fisarmonica a Stridone

TRIESTE. Saranno una cinquantina i suonatori di fisarmonica provenienti da Croazia, Italia e Slovenia che oggi pomeriggio a Stridone, suggestiva località del cuore dell’Istria, situata vicino a Portole, si daranno appuntamento per l’annuale Festa dedicata a questo tradizionale strumento.
Si tratta di un incontro che abbinerà, al momento musicale, che si ripete da molti anni sempre ad agosto, degustazioni delle specialità enogastronomiche tipiche del posto, a cominciare dal tartufo. Per molti esuli residenti a Trieste che raggiungeranno Stridone si tratterà di un’occasione per tornare nelle terre natie.
Il programma prevede per le 17 l’inizio delle esibizioni dei fisarmonicisti. Ogni singolo partecipante o gruppo suonerà una canzone. Al termine dello spettacolo affidato ai fisarmonicisti salirà sul palcoscenico il gruppo “Funbox band”, che proporrà motivi eseguiti con gli strumenti tradizionali. La Festa della fisarmonica, che si svolge nel centro di Stridone, è un evento che richiama ormai da anni i migliori musicisti dell’Istria e dell’Europa, abili a suonare questo meraviglioso strumento. Il risultato è una festa corale, allegra e molto suggestiva, caratterizzata da esibizioni di solisti che si producono in particolari virtuosismi e di gruppi e orchestre composte da sole fisarmoniche, con melodie tratte dalla musica classica, leggera e soprattutto melodie popolari e folkloristiche tipiche dell’area istriana e dell’Est Europa come le polke e le mazurke.
A rappresentare Trieste ci sarà l’esibizione di Alessio Colautti. Classe ‘85, Colautti a sei anni ha iniziato gli studi musicali, avvicinandosi allo studio della fisarmonica e diplomandosi poi alla Glasbena Matica, il Conservatorio di lingua slovena. Da anni è impegnato nella riscoperta e riproposta del vastissimo repertorio di Angelo Cecchelin, storico comico satirico triestino, del quale mette in scena numerosi spettacoli.
La fama di Stridone, paesino molto piccolo ma ricco di fascino, composto da poche case con un antico passato, perché fondato dai Celti Subocrini e attraversato da Romani e Longobardi e passata nei secoli dalla sovranità dei patriarchi di Aquileia a quella dei veneziani, è dovuta principalmente alla possibilità che si tratti della patria di san Gerolamo, nativo di una Stridone, però mai del tutto identificata con sicurezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo