Il ritorno di Diabolik ma si fa subito catturare
Era il 2012. Per le sue gesta e per il suo abbigliamento si guadagnò l’appellativo di “Diabolik”. Questo il modus operandi. Sempre lo stesso. Collaudato. Entrava nelle case con i proprietari...

Era il 2012. Per le sue gesta e per il suo abbigliamento si guadagnò l’appellativo di “Diabolik”. Questo il
modus operandi
. Sempre lo stesso. Collaudato. Entrava nelle case con i proprietari addormentati e indossava una caratteristica tuta nera, “alla Diabolik”, per l’appunto. Sfogliando le cronache dell’epoca, forzava la serratura con un trapano a mano e utilizzava anche un congegno a ultrasuoni per tenere lontano i cani da guardia. Una sorta di “specialista del furto” che colpì, cinque anni fa, un po’ dappertutto in provincia: a Ronchi dei Legionari, a Gorizia, a Sagrado, a Mariano del Friuli, a Cormòns e, probabilmente, anche in altri Comuni dell’Isontino.
Oggi Diabolik è tornato. Ma non ha avuto grande fortuna. Ha spostato il suo raggio d’azione, lasciando la nostra provincia, la nostra zona. Ecco l’ultimo sviluppo: il ladro è stato sorpreso nel cortile di un’abitazione dal proprietario di casa che lo ha fatto arrestare dai carabinieri. È accaduto la notte scorsa a Fiume Veneto, in via Policreta.
Verso l’1.30, un 36enne di Fiume Veneto (di cui non sono state fornite le generalità) stava tranquillamente dormendo sul divano quando ha notato la luce di una pila filtrare dalla finestra. È balzato in piedi ed è andato a controllare.
Ed è a quel punto che si è trovato di fronte uno sconosciuto con il passamontagna calato in faccia e la torcia in mano, completamente vestito di nero. “Diabolik”, vistosi scoperto, ha tentato di darsi alla fuga, ma il giovane (mostrando grande prontezza e freddezza) si è messo a rincorrerlo. È riuscito a bloccarlo, trattenendolo fino all’arrivo dei militari dell’Arma. Sul posto, in pochissimi minuti, è giunta una pattuglia della stazione di Cordenons, che ha arrestato l’uomo: si trattava del 62enne di Capodistria Slavko Krizman. L’accusa? Tentato furto aggravato.
Nel borsone che l’uomo portava con sé i carabinieri hanno trovato parecchi arnesi da scasso: varie tipologie di pile, guanti, cacciaviti di ogni forma e lunghezza ma anche pinze e altra attrezzatura utile allo scasso.
L’uomo, assistito di fiducia dall’avvocato Alberto Tarlao del Foro di Gorizia, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Krizman, dicevamo, è già salito alla ribalta delle cronache isontine. Come si ricorderà, nel 2012 patteggiò 3 anni e due mesi e venti giorni di reclusione per una serie di furti in ville avvenuti in provincia di Gorizia fra il 30 dicembre e il 7 gennaio di quello stesso anno. Era stato individuato per la particolarità del suo modus operandi: indossava sempre una tuta nera aderente e utilizzava per i suoi spostamenti il treno. I colpi erano stati perpetrati proprio nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie.
(fra.fa.)
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