Ma l’ateneo più caro d’Italia resta Parma

Cifre superiori anche a Verona e Milano. A Trieste prevista un’ampia gamma di riduzioni ed esoneri

A prima vista possono sembrare anche elevate. Basta però confrontarle con quelle praticate in tanti altri atenei italiani per cambiare subito idea. Le tasse richieste agli universitari triestini, infatti, sono ben al di sotto dalle cifre previste in tante parti del Paese. Parma, per esempio. Lì, secondo dati della Federconsumatori, per iscriversi ad una facoltà scientifica del gruppo A uno studente deve sborsare ben 865 euro (contro i 350 di Trieste) se appartiene alla fascia più bassa e ben 2220 se si trova in quella più alta (da noi ne “bastano” 1.735). Decisamente caro anche l’ateneo di Verona, dove si va da un minimo di 668 euro ad un massimo di 1.912 euro. E che dire poi della Bicocca di Milano: 737 euro per la prima fascia che diventano addirittura 3.819 euro per un aspirante matematico con reddito familiare alto, mentre un futuro ingegnere può arrivare a spendere fino a 3mila euro.

Va detto poi che gli universitari di casa nostra hanno a disposizione un’ampia gamma di soluzioni che consentono di contenere sensibilmente le spese. Le riduzioni per merito, prima di tutto. Quelle previste per chi si iscrive al primo anno di un corso di laurea triennale, fanno riferimento al voto di maturità. I “bonus” vanno da un minimo di 125 euro, per chi ha conseguito un voto tra i 95 e i 96/100, ad un massimo di 375 euro riservato a chi ha preso 99 o 100/100. Stesse fasce di merito valide anche per chi punta alla laurea magistrale e per chi si iscrive agli anni successivi al primo. In quest’ultimo caso otterrà lo “sconto” chi dimostrerà di aver sostenuto un certo numero di esami ottenendo una media alta (i parametri precisi variano da facoltà a facoltà).

Oltre alla riduzioni, esistono poi gli esoneri riservati agli studenti beneficiari o idonei delle borse di studio erogate dall’Erdisu, che sollevano dal pagamento di tasse e contributi con la sola eccezione dell’imposta di bollo. Nell’elenco degli esonerati figurano anche gli studenti vincitori di borse di studio del governo e gli iscritti con disabilità certificata pari o superiore al 66%. Infine il manifesto delle tasse dell’Università di Trieste fa espresso riferimento all’”esonero per condizione occupazione”. Sono esentati dal pagamento dei contributi gli studenti provenienti da famiglie i cui componenti abbiano perso il lavoro nell’anno precedente all’iscrizione.(m.r.)
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo