Paris Lippi: «Sto con FdI ma non mi candiderò»

Silvano Trieste 28/07/2012 Paris Lippi, Politeama Rossetti, conferenza stampa
Silvano Trieste 28/07/2012 Paris Lippi, Politeama Rossetti, conferenza stampa

la lettera

L’ex vicesindaco di Roberto Dipiazza Paris Lippi, ormai approdato nelle fila di Fratelli d’Italia, prende carta e penna e interviene per criticare l’iniziativa per la trasformazione del cippo ai fucilati del Tigr in monumento d’interesse culturale. Ma il ritorno nel dibattito pubblico da parte dell’ex missino, assicura, non prelude anche a un suo ritorno nell’agone politico: «No, non mi candido alle prossime amministrative – dice –. Sono parte di Fratelli d’Italia, certo, ma penso sia giusto che a questo giro le persone più giovani possano compiere il loro percorso».

Scrive Paris Lippi nella lettera: «Dopo la veloce e furtiva visita al monumento dei terroristi sloveni fucilati a Basovizza da parte del nostro Presidente e di quello Sloveno, sembrava che tutto fosse finito lì. Invece leggo che il professor Samo Pahor, di cui apprezzo la coerenza e l’ostinazione nel portare avanti quello in cui crede, anche se lontanissimo da come la penso, attraverso la associazione Edilnost ha fatto partire l’iter per rendere il cippo un monumento di interesse storico. Ora in un Paese normale qualcuno dovrebbe raccontare la storia di questi figuri che facevano parte del Tigr». Secondo Lippi «sarebbe un po’ come se a Londra qualcuno pensasse di fare un monumento ai combattenti dell’Ira e trovasse l’appoggio della Regina e del primo ministro. Gli inglesi avranno tanti difetti, ma non sono secondi a nessuno per dignità, coraggio e rispetto per la loro storia».

Conclude l’ex missino: «Penso quindi che sarebbe il caso di mandare al Comune più osservazioni possibili al progetto, affinché la Soprintendenza faccia marcia indietro e lasci a queste persone il rango di terroristi». —

Riproduzione riservata © Il Piccolo