Trasloca il Dopolavoro ferroviario

L’associazione lascia la storica sede in piazza V. Veneto per Scala Belvedere
Foto BRUNI Trieste 31 01 2011 Nuova Mensa DLF-Universitaria
Foto BRUNI Trieste 31 01 2011 Nuova Mensa DLF-Universitaria

È una delle realtà cittadine più attive e più conosciute, che ha regalato allo sport e al cinema personaggi di un certo rilievo. Da poco ha compiuto 87 anni, ma da qualche giorno ha dovuto lasciare gli spazi della sua sede storica di piazza Vittorio Veneto per trasferirsi altrove. Stiamo parlando dell'Associazione DopoLavoro Ferroviario di Trieste, una banca del tempo ante litteram, a servizio del prossimo, sorta «per promuovere il sano e proficuo impiego degli agenti ferrovieri dalle ore libere dal servizio».

Questo era il filo conduttore con il quale venne ufficialmente costituito Il DopoLavoro Ferroviario il 25 ottobre 1925, con il Regio Decreto 1908, sorto sulle ceneri dell'Opera Nazionale DopoLavoro istituita a livello nazionale dall'ingegner Mario Giani, un dirigente dello stabilimeno Westinghouse Corporation di Vado Ligure.

«L'Associazione DopoLavoro ferroviario della nostra città - racconta Claudio Vianello, presidente dell' Associazione stessa - per effetto di contrattazioni fra la proprietà ferroviaria e l'Associazione Dlf nazionale ha dovuto restituire i locali della sede storica, l’ex palazzo compartimentale di piazza Vittorio Veneto 3, dove proprio da 87 anni aveva sede la sezione triestina».

Ora la sua attività continua nella nuova sede di Scala Belvedere 1, a due passi dalla stazione Centrale, quasi a voler essere ancora più vicina ai ferrovieri.

Durante la cerimonia d’inaugurazione della nuova sede sociale, il presidente Vianello ha voluto ricordare, fra l’altro. l’importanza che hanno avuto i ferrovieri in città, il loro impegno nel sociale,e fra questi ha ricordato anche la figura dell’ingegner Marcello Spaccini, ancora oggi molto noto in città per esser stato sindaco dal 1967 al 1978. A testimonianza dei numerosi campioni che il DopoLavoro ferroviario ha forgiato, nella nuova sede di Scala Belvedere fanno bella mostra la medaglia d’oro e la stella al merito d’oro, massimi riconoscimenti del Coni.

Riproduzione riservata © Il Piccolo