Pavanel: «Mi sono guadagnato l’Unione con sudore e sacrifici non la mollo così facilmente»

TRIESTE. «Io mi sono guadagnato la Triestina con sudore e sacrifici, non la mollo così facilmente». È un Massimo Pavanel da battaglia, come quando giocava sul campo, quello che parla dopo una settimana di voci e polemiche, ma soprattutto dopo aver ricevuto la piena fiducia da parte della società.
Ai rumors da web che davano la sua panchina in pericolo, il tecnico alabardato risponde con i dati: «Queste sono cose come la forfora sui capelli, mi scivolano addosso, non mi toccano. Perché ci sono dati inconfutabili, che dicono di un campionato di vertice, di 8 punti nelle ultime 4 gare e di molte ottime partite. Il resto fa parte del gioco, nel calcio molto social di oggi basta un brusio e la panchina traballa. Se traballa cercherò di metterci i chiodi. Perché la Triestina me la sono guadagnata con sudore, impegno e sacrifici, andando lontano da casa per acquisire esperienza e avere opportunità. Non la mollo così facilmente, non bastano due parole. Sono nato per combattere e lo farò sempre. Poi alla fine chi comanda tirerà una linea, ma a oggi siamo totalmente in linea con i nostri programmi».
La bandiera che Pavanel sventola alla vigilia di un periodo decisivo, è quella dell’unità di intenti: «Dobbiamo capire che conta solo la Triestina, non Pavanel, Granoche o Sabatino. La Triestina è il bene primario e comune, tutti devono sputare sangue per difenderlo. Voglio sdoganare un termine: antifragilità, che è qualcosa di più della semplice resistenza, perché gioca sulle difficoltà, sul caos, sull’errore e ne prende spunto per creare qualcosa di nuovo e diverso. Voglio che la mia squadra dia emozioni».
Il discorso di lasciar perdere critiche e rumors, Pavanel vuole trasmetterlo anche ai giocatori: «Sappiamo che il calcio è diventato molto social, tutto è amplificato e bastano poche persone per far passare un pensiero che sembra generale: è lì che devi esser forte, è il mondo che va cosi, tutti dobbiamo esser bravi a filtrare queste cose e concentrarci solamente sul campo».
E domani c’è un’altra sfida: la Triestina gioca a Verona in casa della Virtus Vecomp (inizio ore 16.30), una squadra ben diversa dall’andata, come ricorda il tecnico alabardato: «Come tante altre squadre, anche la Virtus ha cambiato moltissimo, non è la squadra incontrata quest’estate, è migliorata. Si tratta di una partita delicata perché dopo arriva un trittico che è un po’ uno snodo. Loro sono una bella realtà ,Gigi Fresco sta facendo miracoli da anni, la nostra intenzione è di andare a prenderli alti e far la partita. Soprattutto dobbiamo giocare con quella sfrontatezza che non significa presunzione. E soprattutto mai guardare la classifica, ma i giocatori che compongono la squadra».
Quanto alle condizioni fisiche della truppa alabardata, Pavanel dovrà ancora fare a meno di Costantino, che si conta di avere disponibile dalla partita interna con il Monza. Per il resto Pizzul e Formiconi hanno recuperato, mentre Beccaro è stato influenzato tutta la settimana e solo ieri ha cominciato ad allenarsi: il suo utilizzo è da valutare. —
A.R.
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