Va alla Pallacanestro Trieste il primo derby della stagione: Cividale la fa soffrire, il sigillo è di Candussi

INVIATO A LIGNANO Il primo derby regionale della stagione è della Pallacanestro Trieste. Nel Memorial Bortoluzzi di Lignano i biancorossi battono una scorbutica Gesteco Cividale che dopo essere stata sotto di 19 punti con cuore e orgoglio rimonta e costringe Trieste a un finale in volata. A risolvere il match è giustamente quello che è stato il mattatore della finale, Francesco Candussi, letale nell’imporre centimetri e classe. Visto che “Candu” si porta a casa il premio del miglior realizzatore, inutile fargli fare la figura dell’acchiappatutto: la coppa di Mvp della finale va ad Ariel Filloy.
La partita regala trenta minuti di luci quasi abbaglianti e una decina di minuti in ombra, di cui tre o quattro di buio pesto. E sarà proprio dall’esame di questi ultimi che potrano arrivare le indicazioni più utili per una squadra che ha comunque regalato agli avversari quattro uomini. Oltre a Reyes, Bossi e Ruzzier resta a riposo anche Campogrande. Cividale ha mostrato cosa sia la A2, come combattono i quintetti sfavoriti, e dei quattro test precampionato sostenuti dai biancorossi è stato quello dai toni agonistici più elevati.
Christian propone nel quintetto di partenza Brooks, Filloy, Deangeli, Ferrero e Candussi. I biancorossi cercano di far pesare i centimetri, prendono un margine di vantaggio (8-14 al 5’) e non lo mollano. Giochi in attacco bilanciati tra soluzioni dal perimetro e innesco per i lunghi, peccato per un paio di buchi difensivi. Si rivede l’esperimento dei due centri insieme sul parquet e assumendocil controllo pressochè totale dei tabelloni i biancorossi allungano sino al +11 della fine del primo quarto (13-24).
Candussi si conferma immarcabile per i lunghi di Pillastrini e imbeccato da Brooks scava un solco definitivo trascinando Trieste fino a doppiare i friulani. Nelle rotazioni coach Christian inserisce anche i ragazzini della brigata. Ogni occasione è buona per fare esperienza. Ha orgoglio da vendere la Gestesco, finisce sotto di 17 ma lotta, sgomita e si butta a rimbalzo nonostante il deficit di centimetri. Trieste, dopo l’apertura di parziale bruciante, rifiata e rallenta il ritmo. Qualche minuto con la marcia ridotta e poi vai di nuovo con un colpo sull’acceleratore. La palla riprende a circolare in modo fluido, Brooks e poi tre liberi di Ferrero ricacciano i friulani a 19 punti di distanza (27-46 18’). Si va al riposo con Trieste avanti 35-46 dopo aver incassato un break da parte cividalese. Sorpresa: nei primi venti minuti i biancorossi hanno fatto poco ricorso ai tiri da tre punti, otto in tutto, preferendo soluzioni interne come confermano i 18 punti in 15 minuti di Candussi.
Gesteco combattiva, non solo Rota ma anche qualche giovane interessante come Marangon. Trieste comincia a fare i conti con la situazione falli (Vildera 4) ma per conservare un margine di sicurezza sa cosa fare: palla sotto a Candussi. Dall’altra parte cresce sensibilmente Miani che riporta Cividale a uno svantaggio sotto la doppia cifra (57-66). I friulani fiutano l’occasione di rimettere il match in discussione. Il terzo quarto si chiude sul 61-70.
Miani è ormai toccato dalla grazia, dopo un primo tempo da 4 punti segna da tutte le parti. Cividale si esalta e a 8’ dalla sirena è a due punti, 68-70. Redivo piazza la tripla del sorpasso, Trieste in evidente difficoltà. Ancora Redivo per un break di 13-0, interrotto solo dal trentesimo punto di Candussi. Quello che pareva un derby scontato sembra destinato a risolversi in volata. Finchè Ariel Filloy non decide che ne ha abbastanza. Tripla, porta un avversario a commettere fallo in attacco, altro colpo da lontano, sottomano. 79-85 al 37’. Ribatte Redivo. Filloy pressato perde palla e regala il contropiede friulano. 84-85 a 2’e spiccioli da giocare. Due liberi di Brooks, un semigancio di Dell’Agnello, la tripla pesantissima di Candussi (86-90) che decide.
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