Sequestrati 85 chili di cocaina dopo un controllo a Fiume
L’operazione al terminal contenitori in Brajdica da parte di poliziotti e doganieri: la droga era nascosta fra le banane a bordo di una nave partita dall’Ecuador

L’altro giorno, precisamente il 6 maggio, Fiume ha confermato di essere uno tra i principali porti mediterranei che le organizzazioni criminali sfruttano per il traffico di sostanze stupefacenti, in primis cocaina. Al terminal contenitori in Brajdica è stato sequestrato un carico di 85 chili di cocaina, nascosto in un container la cui dichiarazione parlava di banane.
In effetti, la nave salpata in marzo da uno scalo in Ecuador trasportava banane, ma tra esse c’erano 85 chili di coca, scoperti da poliziotti e doganieri fiumani, ben preparati a questo genere di interventi per i tanti sequestri di cocaina avvenuti in passato a Fiume.
Sul caso si è tenuta una conferenza stampa nella sede della Questura fiumana, presenti Andrej Franulović, capo della Dogana di Fiume, l’ispettore Hrvoje Mataja della Squadra mobile e Dalibor Jozinović, responsabile della Narcotici. La droga è stata intercettata nel corso di un’ordinaria operazione di ricerca di sostanze stupefacenti, con i doganieri che in Brajdica avevano subodorato qualcosa di sospetto, specie in presenza di carichi di banane, l’ideale per occultare cocaina e altri stupefacenti.
Rispettando il protocollo in materia, uno dei container è stato controllato con il dispositivo a raggi X e al suo interno è stato notato qualcosa di strano nella struttura della merce giunta dall’America meridionale. È stato così che i doganieri hanno allertato Squadra mobile e Narcotici, i cui agenti hanno aperto il container, notando nelle scatole di banane le tipiche borse utilizzate nel traffico di cocaina.
Ai giornalisti è stato rilevato che il valore della droga si aggira sul milione e 100 mila euro, valore che si sarebbe quadruplicato se la cocaina fosse arrivata nelle mani dei consumatori. Per Jozinović, il sequestro di pochi giorni fa non deve stupire: Fiume e la Croazia si trovano da decenni su una rotta importante del traffico internazionale di cocaina, specie quella proveniente dal Sud America. «Inutile girarci intorno – ha dichiarato Mataja – è certo che dovremo non abbassare la guardia e stare molto attenti. Ci saranno altri sequestri perché a Fiume, secondo le nostre informazioni, arriva un crescente numero di quantitativi di cocaina».
Da ricordare che solo due anni fa, sempre in Brajdica, c’era stato un maxi sequestro record, con le forze dell’ordine che erano riuscite a fermare ben 745 chili di cocaina, per un valore di almeno 20 milioni di euro. Altri sequestri di centinaia di chili di sostanze stupefacenti si erano avuti negli anni ’90 del secolo scorso e negli ultimi due decenni. Mataja e Jozinović hanno confermato ai giornalisti che gli 85 chili di cocaina saranno presto distrutti e che le indagini vanno avanti, nella speranza di risalire agli organizzatori di questo traffico lungo l’asse America del Sud-Fiume.
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