Croazia, sull’Isola Lunga prende forma il progetto per un piccolo aeroporto turistico
Un manager austriaco propone un terminal a Giso: pista da 680 metri per velivoli leggeri e collegamenti più rapidi con la terraferma. Fondamentali i fondi Ue per la realizzazione

Sarà, se realizzato, il quarto aeroporto situato nelle isole adriatiche della Croazia. Il terminal dell’Isola Lunga, arcipelago di Zara, andrebbe ad aggiungersi a quelli di Veglia, Lussino e Brazza, progetto che però difficilmente sarà portato a termine in tempi brevi.
Intanto, stando a quanto scrivono i media croati, qualcosa si sta muovendo e pare che si sia usciti dal binario morto. La costruzione di uno scalo nelle vicinanze della località turistica di Sale (Sali) è prevista da decenni nel Piano regolatore sia di questo comune che della Regione di Zara, ma finora non erano stati intrapresi passi concreti.
Fino a quando ad interessarsi alla questione non è stato l’austriaco Werner Schoissengeier, che assieme alla moglie croata (di Zagabria) è proprietario di una casa in località Birbigno (in croato Brbinj), nella municipalità di Sale. L’austriaco, che ama trascorrere il suo tempo libero nell’isola dalmata, è manager di un’azienda di prodotti elettrotecnici e da tempo ha il brevetto di pilota per piccoli velivoli.
L’idea di approntare un aeroporto nell’Isola Lunga gli era venuta una quindicina d’anni fa e da allora contatta ogni anno il sindaco di Sale, Zoran Morović, chiedendogli puntualmente a che punto sia l’approntamento di un simile impianto che sicuramente faciliterebbe l’arrivo di vacanzieri, migliorando i collegamenti tra l’isola e la terraferma.
Proprio per dare un’accelerata al piano, Schoissengeier e gli esperti della sua impresa hanno formulato gratuitamente il progetto del nuovo terminal, quale punto fondamentale per arrivare alla struttura.
Sorgerebbe nelle vicinanze del villaggio di Giso (Luka), occuperebbe una superficie di 6 ettari e avrebbe la pista di atterraggio/decollo della lunghezza di 680 metri. Potrebbe ospitare la movimentazione di velivoli pesanti non più di 2.730 chili e capaci di ospitare fino a 6 passeggeri. Un piccolo scalo, insomma, ma che risponderebbe alle esigenze dei vacanzieri e degli abitanti locali, come sottolineato dallo stesso Morović.
Fin qui tutto abbastanza facile, ma è da dire subito che adesso bisogna attendere la gara pubblica e la candidatura del progetto ai fondi dell’Unione europea. «Non è un percorso facile quello che, prima o poi, ci porterà ad avere un piccolo terminal aereo nell’Isola Lunga – spiega il primo cittadino – bisogna avere pazienza, consapevoli che finora nessuno si era adoperato in maniera concreta per avere il quarto scalo isolano nel Paese».
In base al progetto austriaco, a Giso, a circa 100 metri sul livello del mare, potranno venire posteggiati fino a 8 aerei sportivi, con parcheggio per auto, due container per le attrezzature e poco altro. Dunque, non ci saranno serbatoi per contenere il carburante, né distributori e tanto meno hangar, torri di controllo e via enumerando. Potrà inoltre, l’aeroporto, essere aperto solo in ore diurne, con divieto di attività (niente illuminazione) durante la notte o in condizioni di scarsa visibilità.
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