La mostra al Vittoriano sulla storia degli Esuli: «Un atto d’amore»

Il ministro della Cultura all’inaugurazione dell’esposizione multimediale: «Un prologo della nascita, il prossimo anno, del Museo del Ricordo»

Il ministro della Cultura visita la mostra allestita al Vittoriano
Il ministro della Cultura visita la mostra allestita al Vittoriano

«Che questa mostra sia, per chi la visiterà, un viaggio nel dolore e insieme un atto d’amore verso l’Italia: un’Italia capace di guardare al proprio passato con onestà e al proprio futuro con gratitudine». È l’auspicio espresso dal ministro della Cultura Alessandro Giuli all’inaugurazione della “Mostra degli Esuli Fiumani, Dalmati e Istriani (Medif)”.

Mostra degli Esuli, Giuli: «Un atto d’amore e un viaggio nel dolore»

Ottant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la storia degli esuli fiumani, dalmati e istriani trova spazio al Vittoriano. Una sorta di anteprima, il prologo, ha detto il ministro Giuli, della nascita del Museo del Ricordo che, ha annunciato «entro l’anno prossimo» prenderà vita «con una sua struttura, una sua personalità giuridica, un progetto, una sede».

Un riconoscimento verso quel «mondo che ha mobilitato energie, risorse, studi, che per tanti anni giacevano inerti» e che ha prodotto intanto la mostra. Un percorso espositivo che ricorda il dramma delle foibe e degli esuli costretti a lasciare la loro terra per conservare la propria identità culturale e storica.

Documenti, fotografie, oggetti e testimonianze dirette selezionati dal comitato scientifico trovano posto nelle Sale del Grottone nell’allestimento curato dall’architetto Massimiliano Tita.

«Esprimo a nome di FederEsuli la più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della mostra – ha affermato Renzo Codarin, presidente di FederEsuli –. Un momento di grande valore civile e culturale, un omaggio alla memoria degli italiani dell’Istria, di Fiume, della Dalmazia e un’occasione per far conoscere alle nuove generazioni una pagina fondamentale della storia nazionale che oggi si inserisce in un contesto europeo».

Durante l’inaugurazione si è tenuta una performance a cura del Teatro Stabile del Fvg diretto da Paolo Valerio.

Il progetto nasce da un’iniziativa della Federazione delle associazioni degli esuli, sostenuta dal ministero degli Affari Esteri e dal ministero della Cultura. A più di vent’anni dall’istituzione della Giornata del Ricordo viene così portata a compimento la volontà dell’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi: concludere il percorso risorgimentale al Vittoriano con uno spazio dedicato alla memoria, che conduca il visitatore a ripercorrere l’italianità delle terre dell’Alto Adriatico Orientale, la cui storia non è più soltanto una ferita, ma diventa frontiera di incontro e di dialogo.

Riproduzione riservata © Il Piccolo