Serbia, migliaia ancora in piazza a Belgrado: «Stop a corruzione e nepotismo»
Gli studenti a capo della mobilitazione contro Vučić: «Giustizia per i morti alla stazione di Novi Sad

Nessuna resa, nessuna tregua. E le proteste continuano, sempre più sentite – e all’apparenza con un forte sostegno popolare – mentre non mancano provocazioni e incidenti che rischiano di portare a una pericolosa escalation. È lo scenario che si osserva anche nell’anno nuovo in Serbia, 2025 che si è riaperto com’era finito il 2024, ovvero con manifestazioni senza sosta, guidate dagli studenti del Paese balcanico, letteralmente insorti dopo la tragedia del primo novembre scorso a Novi Sad. Tragedi
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