Incidente mortale del traghetto Lastovo, i sindacati solidali con gli indagati
Proteste in Croazia. «Jadrolinija non aveva formato gli ufficiali di bordo finiti sotto inchiesta»

Dopo le proteste a Fiume e Spalato, anche Zara si unirà il 13 marzo alle manifestazioni di pacifico dissenso promosse dai sindacati in sostegno ai tre marittimi della società armatrice fiumana Jadrolinija, finiti nel mirino della Procura regionale di Fiume dopo l’incidente del traghetto Lastovo che ha provocato la morte di tre persone a Lussinpiccolo nell’agosto scorso.
Si tratta del comandante, del primo ufficiale e dell’ufficiale di coperta del ferry appartenente alla compagnia di palazzo Adria. Il possibile rinvio a giudizio è originato dalla tragica vicenda che ha visto tre marittimi del Lastovo morire schiacciati dal portellone di prua (pesante 10 tonnellate), schiantatosi sulla banchina dove si trovavano i tre componenti dell’equipaggio, venuti a controllare la rampa che aveva problemi di funzionamento. Un quarto marittimo – a sua volta tra le persone indagate dalla Procura fiumana – era invece caduto in mare, riportando serie ferite.
Le indagini, coperte da segreto investigativo, sono state avviate mesi fa e risultano al centro delle iniziative di protesta organizzate dai sindacati, i cui dirigenti sono dell’avviso che i responsabili della terribile vicenda vadano individuati altrove, cioè nei piani alti della Jadrolinija. Per tale motivo, l’avvocato delle famiglie dei marittimi deceduti a Lussinpiccolo, Šime Savić, ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti della Jadrolinija per la tragedia del traghetto Lastovo.
Non sarà l’unica denuncia: anche il Sindacato marittimi della Croazia intende infatti seguire la stessa strada, denunciando sia la compagnia armatrice che le persone ritenute colpevoli di quanto avvenuto nel capoluogo isolano. Lo ha confermato Neven Melvan, segretario dell’organizzazione sindacale: «Stiamo impegnandoci con tutte le nostre forze affinché gli investigatori della Procura fiumana arrivino alla conclusione che i tre marittimi indagati vanno liberati da ogni sospetto per la tragedia di agosto. Il portellone era caduto sulla banchina a causa del suo disinserimento dal sistema idraulico che regola appunto il funzionamento della rampa. Nessuno dei tre sospetti era stato istruito sul funzionamento del meccanismo, né disponeva delle informazioni in materi».
Tornando alla protesta zaratina di giovedì, questa si terrà nello scalo traghetti di Gaženica, con inizio alle 8.30.
Come noto, la tragedia ha prodotto l’azzeramento dei vertici di Jadrolinija: dopo che settimane fa erano stati pubblicati i risultati delle inchieste del ministero croato del Mare e trasporti e dell’Agenzia nazionale per gli incidenti aerei, marittimi e ferroviari, il governo Plenković ha deciso di sollevare dall’incarico il direttore generale David Sopta e gli altri due membri della direzione, Riano Bukša e Goran Frković.
Al loro posto, per un mandato ad interim di sei mesi, sono stati nominati Robert Blažinović, quale direttore generale, Marija Zaputović Mavrinac e Marko Novaselić. I nuovi vertici manterranno l’incarico fino all’estate, quando un apposito concorso pubblico definirà i nomi dei tre componenti della direzione della Jadrolinija.—
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