Buche a Fernetti, veicoli in aumento in vista della chiusura della superstrada slovena h4
Il piazzale si presenta con asfalto irregolare e cordoli divelti. Le diverse competenze ne rendono difficile la sistemazione

Asfalto irregolare in molti punti; lunghi tratti dei cordoli dei marciapiedi e degli spartitraffico divelti, o addirittura inesistenti; aiuole che hanno perso la loro funzione.
A meno di cinque mesi dalla chiusura della superstrada slovena H4, che comporterà un notevole aumento del traffico nella zona di Fernetti, la situazione logistica si presenta precaria.
L’area del valico, da sempre punto di grande traffico, soprattutto per il transito dei mezzi pesanti, risente della prolungata assenza di interventi di miglioramento della situazione complessiva e, alla vigilia di un novità che rischia di mandare in tilt l’intero sistema della circolazione locale, bisognerà affrettarsi per completare quegli interventi che appaiono non più rinviabili.

Diverse competenze
A complicare ulteriormente il quadro c’è il fatto che sull’area di Fernetti le competenze sono varie: il piazzale del valico vero e proprio è di proprietà demaniale, la strada che conduce al centro di Opicina è della Regione, l’intero comprensorio dell’Interporto è della società che lo gestisce. Nell’area stazionano stabilmente le pattuglie della Polizia di frontiera, addette alla sicurezza, e delle altre forze dell’ordine, quindi anche Prefettura e Questura hanno un interesse diretto a tenere sotto controllo il tema della circolazione.
La provinciale da sistemare
A tutto questo si aggiunge un’ulteriore urgenza: la sistemazione della ex provinciale 9, che porta da Zolla all’ex valico di seconda categoria. «Stiamo facendo sopralluoghi assieme ai tecnici dell’Ente di decentramento regionale, che ne ha la competenza - spiega la sindaca di Monrupino, Tanja Kosmina - e a breve saranno collocati i segnali di limitazione della velocità e sarà rinforzata la pubblica illuminazione, comprensiva di indicazioni luminose. Per quanto riguarda la vecchia garitta sul confine la costruzione è del Demanio e i tecnici stanno valutando se ristrutturarla o demolirla».
Kosmina è ovviamente coinvolta nella revisione della situazione di Fernetti. «Per quanto concerne il piazzale del valico - aggiunge - l’area è del Demanio e so che ci sono contatti in corso con Anas». Da parte di quest’ultima si conferma l’attenzione alla problematica. «Non siamo proprietari perciò non possiamo intervenire direttamente - spiegano dall’Azienda strade - ma il contatto con il Demanio è stabilito da tempo e ci sono interlocuzioni in corso con l’obiettivo di arrivare a una definizione che ci permetta di operare per la sistemazione del piazzale».

La regionale
Fvg Strade, che ha la competenza sulla regionale, sta intanto valutando il da farsi, correlandosi con gli altri soggetti coinvolti.
L’Interporto
Per quanto concerne l’area dell’Interporto, in particolare le due bretelle che lo collegano alle strade esterne, è già arrivato a uno stadio avanzato il dialogo fra il Comune di Monrupino, che attualmente ne è proprietario, e Anas.
«L’obiettivo - precisa Kosmina - è di cederle all’Azienda strade e penso proprio che arriveremo a una conclusione in tempi relativamente brevi». Oliviero Petz, direttore dell’Interporto, è tranquillo: «Il nostro comprensorio non sarà interessato dalla chiusura della H4. Per quanto riguarda alcuni spartitraffico semidistrutti all’interno del nostro perimetro - continua - abbiamo rinunciato a rifarli, perché l’operazione si è rivelata inutile».—
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