A Barbana il “segno” di Roma

GRADO. I pellegrini che entreranno nel Santuario Mariano dell’Isola di Barbana attraversando la Porta Santa che sarà aperta nel pomeriggio del 16 aprile prossimo, troveranno esposto anche un mattone. Si tratta di un laterizio davvero importante e significativo. È uno dei mattoni con i quali, a conclusione del Giubileo del 2000, era stata murata la Porta Santa di Roma in San Giovanni Laterano, cioè la Papale Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista in Laterano che è la cattedrale di Roma.
La chiusura con la conseguente muratura era avvenuta il 6 gennaio 2001. Il 13 dicembre scorso Papa Francesco aveva riaperto la Porta Santa per l’anno giubilare della Misericordia. Poco prima di questa data, il 16 novembre 2015, alla presenza del cardinale Agostino Vallini e del Capitolo Lateranense, i mattoni che erano stati posti a protezione della Porta Santa sono stati estratti. Ebbene uno di questi mattoni è stato consegnato dai frati minori che sono i penitenzieri di San Giovanni in Laterano, nelle mani di Fra Stefano Gallinaro, superiore del santuario di Barbana. La donazione è stata firmata con atto ufficiale dal canonico Fabbriciere, monsignor Giacomo Ceretto del Capitolo Lateranense. Questo mattone è già a Barbana e, come detto, sarà esposto in occasione dell’apertura - e poi per tutta la durata - della Porta Santa del Santuario dell’Isola. Nel laterizio spiccano il simbolo e la scritta del precedente Pontefice che volle il Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II. Fra meno di una ventina di giorni sarà, dunque, aperta la Porta Santa del Santuario di Barbana. Ad aprirla sabato 16 aprile alle 15.30 ci sarà monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo Metropolita Di Gorizia, che presiederà anche il solenne pontificale. Un altro pontificale di ringraziamento sarà celebrato il giorno successivo, 17 aprile alle 11, dall’arcivescovo emerito di Gorizia, Monsignor Dino De Antoni.
Per la giornata dell’apertura della Porta Santa, ma anche per il giorno dopo, è atteso un gran numero di fedeli, tanto che i motoscafisti hanno già previsto un incremento delle corse giornaliere. Ne sono programmate 7, quattro al mattino (dalle 9.30 ogni ora fino alle 12.30) e tre al pomeriggio, alle 14, 15 e 16. Se l’affluenza sarà massiccia, le corse saranno ulteriormente ampliate. La Porta Santa sarà chiusa a fine ottobre. Durante questo periodo vi saranno altri momenti significativi, primo fra i quali domenica 24 aprile alle 11 con la messa celebrata dall’arcivescovo Oscar Rizzato, elemosiniere emerito di Sua Santità. Lo stesso presiederà anche la cerimonia del 25 aprile dedicata al Venerabile Egidio Bullesi prevista per le 11 in Santuario. Al termine processione fino ad arrivare all’urna di Bullesi che si trova nella cappella dell’Apparizione. La giornata coincide con il Giubileo di tutte le Associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati alla quale parteciperanno anche i marinai di Grado, l’Azione cattolica e i terziari francescani.
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