A dare man forte anche la famiglia Sanda

Era stata vittima due anni fa di un’intossicazione da monossido. Strage evitata dall’intervento del figlio
Bonaventura Monfalcone-03.09.2016 Incendio-Via Palermo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.09.2016 Incendio-Via Palermo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

C’era anche la famiglia Sanda, venerdì notte, a dare una mano ai soccorritori durante il pauroso incendio che ha interessato la casa di Sonia Tarlao, unica residente dell’alloggio al primo piano in via Palermo. Due anni fa, a febbraio, la famiglia Sanda, che abita in una palazzina a due passi da lì, in via Venezia, era finita ricoverata in camera iperbarica all’ospedale di Trieste per un’intossicazione da monossido di carbonio.

Provvidenziale, all’epoca, era stato l’intervento del maggiore dei tre figli, Alessio di 9 anni, che reduce da una lezione in classe dedicata ai gas tossici e subdoli, tenuta alla primaria Sauro, aveva subito intuito che dietro l’angolo ci sarebbe stata la tragedia se non fosse entrato subito in azione. La famiglia, quel giorno, aveva appena fatto rientro a casa. Alessio era in bagno, perché doveva lavarsi, i genitori e le sorelline di tre anni e 3 mesi, invece, stavano tutti in cucina. In quella stanza era situata la caldaia a metano dalla cui erano fuoriuscite le esalazioni.

A un certo punto alla toilette era spuntato, preoccupatissimo, il padre Cristian per bagnare la testa a Noemi (la figlia più grande) che poco prima si era sentita male ed era svenuta. Il tempo di rientrare in cucina e anche il padre si era però accasciato. Lo stesso, negli istanti precedenti, era accaduto pure alla madre. Comprendendo immediatamente - perché li aveva appena studiati a scuola - che poteva trattarsi degli effetti di un’intossicazione da gas, Alessio si era tappato il naso, aveva subito aperto tutte le finestre, estratto la sorellina di tre mesi dalla carrozzina, dove stava piangendo, e dato l’allerta al 118. L’intuizione e soprattutto la prontezza di riflessi del bambino avevano salvato l’intera famiglia, che dopo le prime cure si era ristabilita. La casa era stata sequestrata. In seguito Alessio Scoda, per la sua impresa, era stato anche premiato dal sindaco Silvia Altran con un attestato.

Venerdì, quando un’altra persona si è trovata in grave difficoltà i genitori di Alessio non hanno esitato a uscire di casa per dar man forte agli abitanti di Panzano confluiti sul posto. Si sono messi nei panni di Sonia Tarlao, la 54enne sfortunata protagonista di questa storia, e non c’hanno pensato due volte, precipitandosi in strada. (t.c.)

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