A Genova il pasticcio del Langer Heinrich

Trieste batte Genova, almeno per i pontoni gru.
L’Ursus ha sempre lavorato tra il Cantiere San Marco, l’Arsenale, il San Rocco, il Felszegi, le banchine del porto e il Cantiere di Monfalcone. E’ un pontone “nostrano”, nato e vissuto nell ’Alto Adriatico, non una gru galleggiante posticcia, come quella che da qualche anno viene esibita a Genova ai turisti dopo essere stata restaurata nel 2002.
Nel porto ligure il vero pontone Maestrale che per anni e anni era stato impegnato in lavori identici a quelli eseguiti a Trieste dall’Ursus, è stato fatto a pezzi e il suo acciaio finì negli altiforni. Nessuno poco più di 20 anni fa aveva capito l’importanza storica di queste gru. Così fu demolita. Poi il ripensamento, il pentimento e l’entrata in scena di un altro pontone, il Langer Enrich acquistato in Germania da una società di ricuperi marittimi dove aveva operato fino al 1985 nel porto di Bremenhaven. Ora galleggia a Genova, a Calata Gadda e molti sono indotti a credere che sia stato sempre lì, invecchiando splendidamente tra scali, banchine e moli, sotto gli occhi dei “camalli”.
Lo scafo in acciaio di questo pontone tedesco, diventato genovese, misura quasi cinquanta metri di lunghezza, 30 e mezzo di larghezza e quasi cinque di altezza, con immersione massima di 3,18, per una stazza lorda di 2393 tonnellate.
Si tratta di una gru a torre, con traliccio d'acciaio, collocata su piattaforma girevole a 360°, con braccio inclinabile dotato di tre argani, con portata massima di 250 tonnellate. Raggiunge l'altezza di 84 metri.
Il pontone è stato costruito dai cantieri A.G. Weser di Brema nel 1915 e, originariamente, aveva propulsione e funzionamento degli argani con macchine a vapore. Nel 1955 fu dotato di gruppo elettrogeno e macchine elettriche.
Ha 21 uomini d’equipaggio - ospitati tra una tuga in coperta e due locali sottocoperta.
L’Ursus sollevava nei tempi migliori 150 tonnellate aumentabili a 180 riempiendo alcune casse di zavorra. Il braccio è alto 70 metri, lo scafo è lungo 54 metri è largo 24, pesca due metri e mezzo e stazza 20.90 tonnellate. La gru era azionata elettricamente e le due eliche gli consentivano una velocità di cinque nodi.
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